Italo Calvino è stato uno dei più importanti scrittori del Novecento, intellettuale di maggior rilievo nel campo editoriale italiano, di grande impegno civile e politico.
Abbiamo ancora bisogno di Italo Calvino
Nasce il 15 ottobre 1823 a Cuba in una famiglia italiana, torna presto in Italia e trascorre la sua infanzia a Sanremo. Italo Calvino riceverà un’educazione laica che incoraggia il suo atteggiamento curioso nei confronti del mondo e della letteratura.
Poco più che ventenne, allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1944 entra nella divisione d’assalto partigiana “Garibaldi”.
Con il nome di battaglia Santiago, partecipa alla Resistenza.
Si tratta di un’esperienza che porterà alla nascita di numerosi racconti riuniti nella raccolta Ultimo viene il corvo e del primo romanzo Il sentiero dei nidi di ragno.
Al termine della guerra, Italo Calvino si iscrive alla facoltà di lettere di Torino ed entra nell’ambiente culturale torinese.
Stringe amicizia con Cesare Pavese, Elio Vittorini ed Eugenio Scalfari, collabora con Il Politecnico e la casa editrice Einaudi.
Da grande amante della letteratura quale era, a lui dobbiamo gran parte della produzione letteraria del Novecento, scrive romanzi, racconti, saggi e fiabe.
Riconosciuto e affermato anche all’estero come autore di maggior rilievo, nel 1985 Calvino lavora ad una serie di conferenze (Lezioni americane, pubblicate postume) che avrebbe dovuto tenere presso l’Università di Harvard.
Il 6 settembre 1985, all’età di sessantun anni, Calvino viene colto da un ictus nella sua villa in cui trascorreva le ultime vacanze prima del citato viaggio americano.
Viene sottoposto a un’operazione al cervello e, dopo aver ripreso parzialmente conoscenza per qualche giorno.
Si aggrava ulteriormente e muore il 19 settembre 1985 a causa di una sopraggiunta emorragia cerebrale.
Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.
Italo Calvino è lo scrittore rampante di cui abbiamo ancora bisogno, in grado di fare della scrittura una fonte di vita, celando fra le righe tutti gli insegnamenti che un buon libro può lasciare.
I suoi, sono romanzi classici ovvero libri “che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”.
Serena Votano