7 giorni in Salento, cosa vedere, mangiare, scoprire e vivere per innamorarsi del Salento. Il sud del tacco del Bel Paese ha un fascino indiscutibile, una magia unica ed un mistero sorprendente.

7 giorni in Salento

7 giorni bastano? Per i piu temerari si e basterà semplicemente uno zaino in spalla, un auto e tanta voglia di scoprire.

Giorno 1 – Lecce, la Perla Barocca del Sud

Per il primo giorno di viaggio si consiglia tappa obbligatoria a Lecce, perché? Per la sua bellezza barocca, semplice ed elegante. Lecce è la Perla del Sud che con i suoi colori caldi, con la sua perfezione al tramonto diventa una bellissima bomboniera da scartare. Lecce è abbastanza piccola da poterla visitare in solo giorno, perdendosi per le vie caratteristiche del centro del capoluogo pugliese. Un itinerario nella Lecce barocca non può che iniziare dalla Chiesa di Santa Croce, forse l’esemplare architettonico più pregevole (o comunque uno dei più noti) dell’intera città. Francesco Zimbalo è ricordato come l’autore di questo primo esperimento dell’originale espressione barocca leccese, noto soprattutto per la grandiosa facciata superiore, dove una fila di cariatidi che strizzano l’occhio all’arte ellenica sorregge la balaustra dove si sollazzano figure di putti. Il centro del barocco leccese si trova a qualche passo da Piazza Oronzo, precisamente nel complesso del Duomo cittadino. Sono numerosi i monumenti presenti nel luogo: dalla cattedrale ai Palazzi dei Vescovi, dal seminario all’antico campanile. Il Duomo sorge curiosamente in una posizione insolita rispetto alla piazza, a cui mostra il lato sinistro e non l’ingresso principale, motivo per cui è proprio la zona mancina ad essere stata sviluppata maggiormente dal punto di vista artistico.

Dove mangiare a Lecce, qualche consiglio locale

Appena arrivati, possibilmente la mattina, dopo un giro in centro, si consiglia la famosa puccia salentina nell‘Angolino di via Matteotti.

Mentre per cena, prima di salutare la bellezza ed eterna perla barocca de sud suggestiva sia al tramonto che di sera, si consiglia un’osteria locale, perfetta sia per il buon cibo che per l’ospitalità, l’Osteria 203.

Giorno 2 – Salento, Torre dell’Orso e Cava di Bauxite

Si consiglia di partire per il primo giorno da Lecce, dopo un pernotto nel capoluogo pugliese verso la costa adriatica.

Le sue spiagge sono splendide gemme incastonate lungo una costa dagli scenari mozzafiato fatta di scenografici scogli e sabbie impalpabili, borghi pittoreschi e limpide acque dalle sfumature tropicali. Non meraviglia di certo che questa splendida regione pugliese sia una delle mete balneari più ambite ed amate dell’estate italiana. Percorrendo le coste del “tacco” dello Stivale lo sguardo è costantemente rapito da bellezze di ogni sorta. Da Gallipoli a Otranto, da Porto Cesareo a Santa Maria di Leuca, la scelta è davvero vastissima.

Torre dell’Orso è una delle spiagge più belle vicino ad Otranto e la sua particolarità nasce dalla consistenza della sabbia molto fine, dal colore argenteo. Il fondale digrada dolcemente, consentendo un facile accesso anche ai bambini molto piccoli e agli anziani. Esso è sabbioso e privo di scogli emergenti. L’acqua si presenta pulita, trasparente e azzurrina. L’ampia baia di Torre dell’Orso è spesso riparata dalla potenza del vento.

Dopo un tuffo nell’acqua cristallina di Torre dell’Orso, si consiglia di proseguire leggermente al sud per visitare la Cava di Bauxite. Durante il viaggio on the road ci si accorge che uno degli spettacoli più belli del Salento è il tavoliere delle Puglia, che vi regalerà paesaggi suggestivi e momenti unici, tra i suoi colori e gli infiniti ulivi che vi accompagneranno nella vostra avventura in Salento.

La Cava di Bauxite

Situata nelle vicinanze del faro di Punta Palascia, un vecchio giacimento di estrazione mineraria, ormai dismesso, oggi si è trasformato in un lago dalle tinte verdi come lo smeraldo, circondato da terra rosso Siena, creando un panorama dai colori acquerello tra i più colorati della regione.

Foto di Alessia Spensierato

Un viaggio in una location che sembra provenire da molto lontano nella zona più insospettabile della Puglia, non presente in molte guide turistiche e celata dal dedalo di vie sterrate che la circondano; il lago artificiale della cava di Bauxite è uno dei luoghi più fotografati del sud della regione. Facente parte di un’area dismessa, è bene fare attenzione mentre ci si avvicina, non essendo presenti restrizioni ma anche messe in sicurezza. La sua formazione è legata alla scoperta di un giacimento di bauxite nel 1940 con uno sfruttamento terminato solo nel 1976.

Giorno 3 – San Foca, Grotta della Poesia e Otranto

Continuano le spiagge da sogno, lungo la costa adriatica della Puglia, si consiglia di pernottare per i primi giorni nelle zone di Otranto, mentre per il resto della vacanza, sulla costa ionica nelle zone di Porto Cesareo, in modo tale di potersi godere tutto il territorio con le sue immense diversità disegnate solo da pochi km di distanza.

Salento – Spiaggia di San Foca

Appena si arriva a San Foca, ci si accorge subito del suo porto turistico, considerato uno dei più importanti del litorale tra Brindisi e Otranto, separa a nord e sud due insenature sabbiose con acqua cristallina, la sensazione che le barche “volino in puglia” è assoluatemente vera. È proprio su una di queste due spiagge che si sviluppa il turismo di San Foca: queste località, dotate sia di spiagge libere che di lidi attrezzati, sono la meta ideale per ogni tipo di turismo, da quello più esigente a quello più avventuriero. La spiaggia più conosciuta è sicuramente quella della Fontanella: una delle più grandi di San Foca, questa località è caratterizzata da un arcipelago di scogli e isolotti, tra i quali spicca quello conosciuto come Scoglio de ‘otto, grazie alla sua forma che ricorda proprio il numero.

La grotta della Poesia e cena ad Otranto

Si consiglia dopo una giornata nelle acque limpide e azzurre di San Foca di godersi il tramonto in una delle località più suggestive della Puglia, la Grotta della Poesia.

Qui, lungo un litorale disseminato di antiche testimonianze archeologiche, si apre quella che, a pieno titolo, è stata inserita nella classifica delle piscine naturali più belle del mondo. Si tratta della Grotta della Poesia, e fa parte di un complesso carsico che comprende un’altra incantevole piscina naturale di dimensioni più piccole. Come suggerisce il nome, un tempo queste cavità erano delle grotte dotate, dunque, di una copertura di roccia. Nel corso del tempo, l’impetuosità del mare e i fenomeni carsici ed atmosferici hanno hanno provocato il crollo del soffitto trasformandole in suggestive piscine naturali dalle acque color smeraldo che lasciano a bocca aperta chiunque abbia la fortuna di ammirarle.

Dopo aver goduto di uno dei tramonti più belli del nostro Paese, si consiglia la cena ad Otranto, il paese più a est d’Italia, un’affascinante cittadina sul mare con un borgo tra i più belli del nostro Paese.

Giorno 4 – Punta Prosciutto, Torre Lapillo e cena a Porto Cesareo

Dopo tre giorni abbastanza impegnativi e di avventura, oltre i bellissimi ed indimenticabili bagni, tramonti mozzafiato, tra leggende e storia, ci si sposta nella parte del salento più movimentata, quella giovanile, della musica e delle discoteche tra Porto Cesareo e Gallipoli.

Anche la parte ionica della Puglia ha il suo fascino e le sue bellezze, distese di acque limpide con spiaggia bianca, oasi di freschezza e bellezza. La particolarità di questa terra è che ogni giorno si può esplorare un posto nuovo e sorprendente per la qualità del mare e per la bellezza dell’ambiente circostante. Punta Prosciutto è una delle spiagge più belle della Puglia, una piccola baia rocciosa intorno alla zona di Torre Castiglione. Acqua verde smeraldo, fondale profondo perfetto per i tuffi in sicurezza da altezze assolutamente non vertiginose. La scogliera che si estende fino a Punta Grossa, regala tramonti suggestivi. Salendo ancora verso nord, ecco che poi magicamente la costa torna sabbiosa: dune ricche di macchia mediterranea con curve sinuose e bianchissime che diradano verso il mare.

La Baia di Torre Lapillo una delle più importanti e amate mete turistiche del Salento ionico. Torre Lapillo è una marina che fa parte del comune di Porto Cesareo e la sua baia si estende per 4 km, in queste zone l’acqua è cristallina, le spiagge hanno la sabbia finissima e bianca e offrono sia numerosi lidi attrezzati che tratti di spiaggia libera. Per la cena vi consigliamo la bellezza di Porto Cesareo con le sue infinite luci notturne e la particolarità dei suoi pescherecci ormeggiati nel caratteristico porto insieme alle tantissime e piccole barchette. Nel piccolo centro ci sono molti localini consigliabili, ma attenzione, perché parecchi sono molto turistici.

Una delle maggiori attrazioni della città è la sua torre Cesarea che si trova nel centro del paese. Tutta la puglia è caratterizzata da queste torri di avvistamento, un tempo utili soprattutto per fronteggiare le invasioni dei turchi ed altri popoli nemici, infatti tutto il paesaggio è caratterizzato da queste vette.

Giorno 5 – Spiaggia del Frascone, Porto Selvaggio e cena a Gallipoli

Il Salento non è solo mare cristallino, spigge bianche, divertimento, musica, leggenda e storia, il salento è soprattutto natura. La sua essenza wilde rimasta intatta e pura vi trasporta realmente in un’altra dimensione. La spiaggia del Frascone e Porto Selvaggio sono consdiderate oggi una delle spiaggie piu belle della parte ionica della Puglia, non lontano da Gallipoli o Porto Cesareo. La bellezza incontaminata. Si consiglia di soggiornare a Sant’Isidoro, una località centrale nel bel mezzo della natura, un’oasi di pace e ristoro, ma soprattutto a 10 minuti dal caos di Porto Cesareo e da 20 minuti dalla movida di Gallipoli. Un posto eccellente per ospitalità e bellezza da consigliare come appoggio è “A casa di Giuseppe”, nel bel mezzo degli ulivi e nel silenzio della natura.

Spiaggia del Frascone

Foto di Alessia Spensierato

In origine era un antico villaggio di pescatori probabilmente di età romana imperiale ( I sec. a.C), ora la spiaggia del Frascone è una baietta ai limiti delle ultime case di Torre Sant’Isidoro. Ricade nell’ area protetta della Palude del Capitano e da qualche anno è stata sottratta all’ invasione delle auto, dal momento che si deve parcheggiare in una comoda area prospiciente la litoranea e con una breve passeggiata si raggiunge il paradiso con acqua limpida e sabbia fine. L’acqua è particolarmente trasparente e soprattutto quando tira lo scirocco qui il mare è un incanto. Lo specchio di mare della baietta, che ricade anche nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, è protetto da un isolotto raggiungibile facilmente anche a nuoto. Al limite sud della spiaggia si apre una minuscola e deliziosa caletta più riparata detta “Mare Piccolo”, dove tra sabbia e scoglio nei bassi fondali sgorgano sorgenti che rendono l’acqua sempre fresca anche in piena estate e dove si portano di solito i bambini a giocare.

Porto Selvaggio

Porto Selvaggio è uno di quei luoghi di cui è facile innamorarsi, la baia più incontaminata del Salento. Un angolo riparato dal caos degli stabilimenti balneari e molto amato da chi cerca un’oasi di relax immersa nella natura. La baia di Porto Selvaggio è intima anche se nei giorni centrali di agosto è molto affollata ma è un luogo talmente tanto bello da far innamorare anche chi ama stare solo in spiaggia. La costa è frastagliata e fatta di ciottoli, l’acqua cristallina e con correnti che in alcuni punti rendono l’acqua gelida. Una vera manna per chi vuole un po’ di fresco da caldo estivo.

Dopo la natura selvaggia del quinto giorno dell’itinerario e spirito wild, si consiglia il bellissimo tramonto con cena a Gallipoli, distante circa 15 minuti.

Foto di Alessia Spensierato

Il centro storico di Gallipoli si caratterizza per le sue viuzze strette e tortuose, pullulanti di chiese e di antichi edifici storici, civili e militari, appartenenti a diverse epoche culturali. La caratteristica che rende unico e stupefacente il centro storico è che si estende su un piccolo e grazioso isolotto completamente circondato dal mare limpido e cristallino del Salento e collegato alla parte nuova della città da un ponte pullulante di vita. È lo stile Barocco, ricco e maestoso, a rendere le architetture religiose del centro storico di Gallipoli così attraenti, uno spettacolo a cui concedersi, capace di far gioire appassionati d’arte e di cultura e non.

Giorno 6 – Riserva naturale salina dei monaci e Nardò

Penultimo giorno di viaggio, prima dell’avvenuta dell’ultimo, si consiglia la bellezza incantevole del relax della Riserva Naturale dei monaci.

La riserva naturale Saline dei Monaci è uno dei luoghi più suggestivi ed emozionanti da visitare nel Salento.

Separata da un lembo di spiaggia dal mare, circondata da dune sabbiose e macchia mediterranea, accoglie in un panorama mozzafiato una flora e una fauna uniche.
E offre lo spettacolo straordinario dei fenicotteri rosa, che in stormi si librano nel cielo per planare con eleganza nella salina. Il nome Monaci deriva dai Monaci Benedettini, che a partire dall’anno mille avevano reso quest’area una fabbrica del sale.
L’acqua marina si depositava durante le mareggiate in una depressione naturale oltre le dune, fornendo una riserva di quello che in passato era considerato l’oro bianco, il sale.
Per migliorarne lo sfruttamento, i monaci tagliarono la roccia creando un canale di scorrimento e regolazione dell’afflusso di acqua, e realizzarono edifici per la lavorazione ed il deposito del sale, oltre ad una torre di guardia e ad una cappella affrescata dedicata alla Madonna del Carmelo. Oggi è una spiaggia ampia, un mare cristallino, dune sabbiose. Un luogo ideale per rilassarsi e godere del mare.
Poco frequentata, la spiaggia permette di godere di un mare incontaminato.

Nardò

Scoperta per caso, non era presente nell’itinerario di viaggio iniziale, ma si è rivelata una piccola perla perfetta, silenziosa e misteriosa. Nardò non si annuncia, rimane in sordina, in silenzio e aspetta, perchè quando arrivi te ne innamori. Questa è la sua particolarità, quando la incontri ti lascia il segno. La chiamano la “piccola Lecce”, una bomboniera da scartare, ogni vicolo soffuso dalla luce della sera, si racconta nella sua eleganza silenziosa.

Foto di Alessia Spensierato

Il centro di Nardò rappresenta un vero tripudio d’arte barocca, grazie alla raffinatissima Piazza Salandra ed alle numerose chiese che testimoniano l’indiscusso valore religioso e artistico di una cittadina diventata già nel 1413 sede di diocesi. Si ricorda tra le altre la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di San Trifone, la Chiesa di Sant’Antonio e il monumento dell’Osanna nei pressi di Porta San Paolo. Piazza Salandra ospita la Guglia dell’Immacolata di origine quattrocentesca, il Palazzo di città, il Sedile. Per la cena si consiglia assolutamente di perdersi nell’eccellenza di piatti pugliesi nell’Antica Macelleria Fai.

Giorno 7 – Cisterino e Alberobello con cena in Masseria

Il programma dell’ultimo giorno e un tour de force emozionante, ma se stai in Salento e becchi una giornata grigia, non puoi non imbarcarti in auto per un’ora e mezza, salire fino al Nord e scoprire una delle bellezze della Puglia, unica al mondo, Alberobello. Si consiglia tappa e pranzo a Cisternino, scoperta durante il cammino e per la cena una bellissima masseria.

La bellezza dei paesini è riconosciuta da tutti coloro che li visitano. Che si tratti di visitare le splendide spiagge pugliesi o i meravigliosi borghi, la Puglia regala vacanze fantastiche. In particolare, la Valle d’Itria è ricca di luoghi magnifici da vedere. Tra questi spicca il bellissimo paesino di Cisternino. Si tratta di uno dei luoghi più belli dell’intera meravigliosa regione dello stivale.

Visita a Cisternino e pranzo

Arroccato sulla Murgia dei Trulli, Cisternino è uno dei Borghi più belli d’Italia, dove passeggiare tra i vicoli lastricati di “chianche” e gustare carne alla brace in uno dei “fornelli pronti”. 

Cisternino, uno dei borghi più belli d’Italia, sorge su una verde collina ed è caratterizzata da una architettura frutto di un insediamento spontaneo, con tipiche case bianche in pietra pugliesi, dal tetto grigio con forma conica, sono presenti in grandi quantità a Cisternino. In più, passeggiare immersi nella natura permette di godere della salubre aria delle campagne pugliesi. Ovunque si passi si possono osservare rigogliosi uliveti, che rendono l’atmosfera inebriante. Inoltre, Cisternino si trova a pochissima distanza dal mare. Questo dettaglio impreziosisce ulteriormente il valore di una splendida vacanza nel borgo.

Alberobello

Dopo un buonissimo pranzo a Cisternino, in centro sono presenti vari ristoranti eccellenti, si prosegue verso Alberobello, gli ultimi 15 minuti di macchina.

Anche conosciuta come “capitale dei trulli”, Alberobello è un borgo della Puglia nella quale vale assolutamente la pena fare una capatina se si decide di trascorrere le vacanze in questa meravigliosa regione italiana. L’unicità architettonica e l’importanza storica di questo Comune italiano sono state riconosciute dall’Unesco e la città è Patrimonio dell’Umanità dal 1996. Inoltre, il Touring Club Italiano ha conferito al paese la Bandiera arancione, un marchio di qualità turistico-ambientale mentre l’ANCI l’ha riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia.

Foto di Alessia Spensierato

I trulli sono un tipo di costruzione conica di pietra a secco, tradizionali della Puglia centro-meridionale. La maggior parte di essi sorge nella Valle d’Itria, dove si trova appunto Alberobello. Queste costruzioni sono il perfezionamento delle preistoriche thòlos, presenti nelle varie zone dell’Italia, tuttavia i trulli si distinguono da essi per la loro continuità d’uso.

Essendo un paesino, è facile visitare i trulli di Alberobello in poco tempo, perdendosi tra le sue viuzze caratteristiche. Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio vicino al borgo ecco dove dirigersi come prima cosa per scoprire questa cittadina fiabesca:

Il distretto di Rione Monti è composto da ben 1030 trulli. Questi sono allineati lungo i margini di otto stradine irregolari che procedono verso la sommità del colle, sulla cima del quale spicca la chiesa di Sant’Antonio da Padova, anch’essa a forma di trullo. Qui sorgono trulli di ogni tipo, i più conosciuti tuttavia sono i Trulli Siamesi, uniti sulla sommità ma con ingressi che aprono su due strade diverse. Un tempo collegati da una porta esterna, si racconta che furono separati a seguito di una faida tra due fratelli, innamorati della stessa fanciulla. Molti dei trulli di questa zona ospitano negozietti e botteghe artigiane in cui fare un po’ di shopping. Si consiglia al ritorno dell’ultima sera di fermarsi una delle tante masserie che troverete durante il vostro percorso, per assaggiare le prelibatezze locali.

Un tour di 7 giorni completo, esaustivo e affascinante, che permetterà di scoprire il Salento e le particolarità della Puglia. Probabilmente ne servirebbero anche di più, ma in questi 7 giorni tornerete a casa, dopo la vacanza, ancora più innamorati e con l’esigenza e la voglia di voler tornare e ritornare ancora in una delle regioni più belle del nostro paese.