Nuovo controverso caso di commerciante che spara per difendere la propria attività. E’ successo a Pavone Canavese, nelle vicinanze di Ivrea, dove un tabaccaio ha sparato a tre ladri, uccidendone uno. Potrebbe essere applicata la legittima difesa
Il caso di Ivrea
Tutto è cominciato poco dopo le tre del mattino del 7 giugno, quando in una tabaccheria di Pavone Canavese, ai confini con Ivrea, tre uomini tentano di fare irruzione per mettere assegno una rapina. Il proprietario Franco Bonvin, residente sopra la tabaccheria, sorprendendo i tre malviventi, scende in strada e spara con la sua pistola. Ne uccide uno e ne mette in fuga altri due. La vittima è un uomo incensurato di origini moldave.
La mattina seguente, Bonvin, è stato sentito in procura. Dice di aver sparato due colpi anche se, per gli inquirenti, le cartucce esplose e sequestrate con la sua pistola sono 7. Bonvin potrebbe usufruire della nuova legge sulla legittima difesa. “Si potrebbero applicare le nuove norme della legittima difesa. Ma noi lavoriamo su ipotesi. Qui c’è stata un’aggressione, un furto in attività commerciale. La persona è intervenuta armata, ora dobbiamo capire come si siano svolte le cose”, ha fatto sapere il procuratore d’Ivrea Giuseppe Ferrando, rivelando un’apertura delle indagini per eccesso di legittima difesa.
La solidarietà di Salvini e dei colleghi di Bonvin
“Totale solidarietà al tabaccaio, che spero possa fruire della nuova legge che garantisce la legittima difesa a tutti”, ha affermato il ministro dell’Interno Salvini ponendosi al fianco di Franco Bonvin. Insieme al tabaccaio, anche tutti i suoi colleghi commercianti di Pavone Canavese, pronti a organizzare una fiaccolata “pro Franco” tra lunedì e martedì. “E io non posso far altro che esprimere la mia solidarietà al collega”, ha detto Davide Enrico, proprietario di un bar tabaccheria che si trova a pochi centinaia di metri da quello di Bonvin, dove sono già avvenute alcune rapine.
Accanto ai commercianti anche la famiglia di Bonvin, d’accordo con la soluzione estrema adottata dal proprio congiunto. “Sono ancora più fiera di portare il cognome che condivido con mio cugino. La legge sulla legittima difesa è stata fatta proprio per lui e per chi ha lavorato onestamente per tanti anni. Quindi ne beneficerà. Ora dobbiamo stargli tutti vicini”, ha detto, infatti, la cugina del tabaccaio.
Resta ora da chiarire se Bonvin avrà le attenuanti della nuova legge, per quello che si preannuncia un nuovo e controverso caso, al limite, di legittima difesa.
