Scomparso prematuramente all’età di 24 anni, James Dean è diventato un’icona della cultura pop. Avrebbe compiuto oggi 89 anni. Noi di Metropolitan Magazine lo ricordiamo così. Nato in Indiana l’8 febbraio 1931, James Dean si appassionò alla recitazione fin da ragazzino. Al liceo, infatti, svolgeva le attività teatrali del liceo, oltre a portare avanti gli impegni con la squadra di basket. La passione per la recitazione lo seguì anche all’università, tanto da fargli abbandonare il corso di giurisprudenza per iscriversi a quello di discipline teatrali.
La sua carriera cominciò con uno spot della Pepsi Cola, e per seguirla abbandonò il college. Tuttavia, non riuscendo seriamente a sfondare a Hollywood, Dean seguì il consiglio di alcuni amici e si trasferì a New York. Qui fu ammesso all’Actors Studio di Lee Starsberg e, finalmente, la sua carriera decollò.
Nel 1955 recita in La valle dell’Eden, performance che gli varrà una nomination postuma agli Oscar, come miglior attore protagonista. Il regista Elia Kazan era alla ricerca di un attore come Marlon Brando: James Dean sembrava troppo sfacciato, ma era perfetto per il ruolo di Cal Trask. Un giovane emarginato ed incompreso, alla ricerca dell’approvazione paterna, che sembra anticipare il ruolo in Gioventù bruciata.
È proprio Gioventù bruciata ad incastonare la sua stella nel firmamento della storia del cinema e a rendere l’attore un’icona pop. Il suo look, ad esempio, sarà adottato negli anni a venire dalla moda giovanile. Una sorta di manifesto per le generazioni future.
James Dean interpreta Jim Stark, un giovane “ribelle senza una causa” (a cui fa riferimento il titolo originale dell’opera) caratterizzato da un malessere, e quindi una ribellione, interiore, un vero e proprio mal de vivre.
Il finale del film, che vede la corsa con le automobili rubate concludersi in tragedia, è sembrata purtroppo profetica.
Nell’ultimo film della sua carriera, James Dean interpreta Jett Rink, un bracciante innamorato di Leslie (Elizabeth Taylor). La vita di James Dean si conclude prematuramente in maniera tragica: quasi come preannunciato dal finale di Gioventù bruciata, l’automobile dell’attore si schianta contro un’altra a folle velocità. L’impatto è fatale. Il ragazzo, di soli 24 anni, se ne va il 30 settembre 1955, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del cinema, e la consapevolezza che avrebbe saputo riempirlo con altre performance ricche di talento.
Chiara Cozzi
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