James Woods nasceva oggi, 18 aprile, nel 1947. In Italia siamo parecchio legati a lui per la sua indimenticabile interpretazione in “C’era una volta in America“, pertanto, per celebrare i suoi settantatré anni, abbiamo deciso di regalarvi questo breve focus che ripercorre la sua carriera.
James Woods è Max Bercovicz
Nato nello Utah, a Vernal, dopo aver intrapreso gli studi in scienze politiche al MIT, James Woods decide di dedicarsi alla carriera di attore ottenendo il suo primo ruolo importante in “I Visitatori” (1972) di Elia Kazan. Il primo successo arriva nel 1983 con il film “Videodrome” di David Cronenberg. E’ questa pellicola che lo porta alle attenzioni di Sergio Leone, il quale gli cuce addosso il ruolo di Max nel succitato “C’era una volta in America” (1984). Il capolavoro del regista romano rappresenta la piena affermazione dell’attore, sebbene, inizialmente, il film non riscuota chissà quanto successo negli Stati Uniti – per via di alcune ragioni di cui abbiamo trattato nel nostro speciale -.
Un perfetto istrione
Dopo l’Oscar da protagonista vinto per “Salvador” (1986) di Oliver Stone, James Woods ottiene ruoli di rilievo in “Casinò” di Martin Scorsese e “Gli intrighi del potere – Nixon” di Oliver Stone, entrambi del 1995. Degna di nota sono anche le partecipazioni a “Il giardino delle vergini suicide” (1999) di Sofia Coppola, “John Q.” (2002) di Nick Cassavetes, “End Game” (2006) di Andy Cheng e “Straw Dogs” (2012) di Rod Lurie.
Liceo statale James Woods
Conosciuto anche per le numerose partecipazioni nelle tivù americane (che gli sono valse tre Emmy), James Woods ha spesso doppiato se stesso nel cartone animato “I Griffin” – nella quale gli è stato anche intitolato il liceo statale -, interpretando una versione parecchio subdola e crudele di sé. Nondimeno, nel 1994 aveva partecipato a un episodio de “I Simpson“, sempre nella parte di se stesso. E’ anche noto per aver doppiato il personaggio di Mike Toreno in “Grand Theft Auto: San Andreas“. Risulta, inoltre, dotato di un quoziente intellettivo di ben 180, appartenendo, infatti, al Mensa (associazione riservata alle persone che possiedono un QI di punteggio superiore ai 148).
MANUEL DI MAGGIO
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