Jannik Sinner, dopo la sconfitta al primo turno degli Australian Open contro Shapovalov, non sta vivendo un momento particolarmente brillante all’ interno del circuito ATP. Due settimane fa’, infatti, è uscito prematuramente dal torneo di Montpellier, battuto dallo sloveno Bedene e anche da qualche problemino alla schiena accusato nel finale di match. Il momento poco fortunato è proseguito una settimana dopo con la cancellazione dal torneo di Rotterdam. Uno stop precauzionale, questo, per recuperare al meglio dal fastidio alla fascia lombare. Ieri sera invece, nel primo turno del torneo di Marsiglia, è arrivata una vittoria molto tribolata contro il numero 115 del mondo Gregoire Barrere. Jannik ha vinto dopo quasi tre ore di battaglia. Il francese, nel terzo set, ha anche servito per portarsi a casa l’incontro.
In Italia si sono subito sollevate grandi discussioni sul fatto che il gioco dell’italiano si sia involuto e di come l’azzurro appaia molto meno brillante rispetto allo strepitoso finale di 2020. Molto interessanti, dunque, sono le parole rilasciate da Riccardo Piatti, coach di Sinner, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”. L’allenatore lombardo ha voluto sicuramente un po’ smorzare i toni ma nello stesso tempo spronare il giovane azzurro in vista dei prossimi impegni stagionali.
“Jannik Sinner sta bene”
Piatti si è soffermato innanzitutto sul momento di Jannik Sinner, affermando che la costruzione di un tennista passa sia dalle vittorie ma soprattutto dalle sconfitte. Il riferimento non può che essere alla sconfitta al quinto contro Shapovalov, in cui Jannik, pur perdendo, ha sicuramente dimostrato una grande forza mentale. L’ allenatore dell’altoatesino prosegue ancora con la parentesi australiana, ponendo l’accento sull’ importanza delle due settimane di allenamento con un campione del calibro di Nadal. Il discorso non può che spostarsi, inevitabilmente, sui problemi alla schiena che hanno colpito il suo assistito a Montpellier. Piatti non nega che i problemi fisici facciano parte del gioco ma è altrettanto vero che un tennista deve sempre confrontarsi con le situazioni più difficili e con la fatica. L’ iscrizione ai tornei di Marsiglia, Dubai e Miami nasce proprio dalla voglia di “andare a caccia di partite scomode e difficili”. Infine una battuta anche sulla storia d’amore sbocciata tra Jannik e la giovane modella Maria Braccini. In questo senso, Piatti afferma di non aver notato alcun cambiamento in Sinner in termini di concentrazione e abnegazione.
ENRICO RICCIULLI