Jannik Sinner si prepara per Roma: “Giocare in casa è esaltante”

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Di Redazione Metropolitan

Madrid-Roma-Parigi sulla terra. Un tris di appuntamenti al quale Jannik Sinner non vuole certamente mancare. Anzi, il tennista italiano si sta allenando, rinunciando al torneo di Barcellona, per arrivare tirato a lucido in questo trittico di tornei così importante. Dopo le buone prestazioni espresse nel Principato di Monaco, l’altoatesino ha messo nel mirino gli Internazionali d’Italia che si giocheranno nel prossimo mese di maggio: giocare in casa, per lui, è il massimo.

Le parole di Jannik Sinner

Ecco cosa ha detto Jannik Sinner ai microfoni de La Stampa:

Sento la tensione, come tutti. La paura no. Quella mi capita di provarla, un pochino, quando mi buttavo giù dalla montagna con gli sci, in discesa libera. Nel tennis no. Nei punti decisivi esce il vero carattere di un giocare. A me viene naturale tirare forte quando c’è il punto che conta. Anche se a volte dovrei imparare a metterci più rotazione. Sono partito meglio dell’anno scorso a Montecarlo. L’anno passato persi al secondo turno contro Djokovic, stavolta ho perso nei quarti contro il n.3 del mondo, Zverev, e anche Rublev lo devi battere. Non era un tabellone semplice. Mi servirà per mettere su un po’ di muscoli, che non fanno male. Roma? E’ la cosa che mi piace di più in assoluto. Giocare in casa ti mette un po’ più di pressione, è vero. Dall’altra parte, però, quando urlano il tuo nome è una sensazione fantastica. E il pubblico può davvero tirarti su e farti vincere una partita quando sei in crisi“.

Il servizio è il colpo su cui devo lavorare, lo so. Ora servo già un po’ più forte, è bastato intervenire su qualche piccolo dettaglio, contro Carreno Busta a Miami ad esempio ho fatto 15 ace, e non mi era mai capitato. Ma ci sono altre cose: il tocco di palla, lo slice di rovescio e le smorzate. Devi allenarle, non puoi giocarle solo in partita, anche se non saranno mai il mio punto forte. Giocare al 100% con questo che si ha. Sto provando a farlo ogni partita, a cavarmela anche se non sono al massimo fisicamente o non è giornata. Se non ti funziona il servizio, puoi sempre provare con il dritto, il rovescio, la volée“.

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(Photo credit: Rolex Monte-Carlo Masters)