Ventidue minuti, 1-4 per l’avversario. Potrebbe finire qui il racconto del quarto di finale ai Masters 1000 di Miami di Jannik Sinner che lo ha visto sfidare, per poco, Francisco Cerundolo. L’altoatesino si arrende, nuovamente, ai guai fisici: ha accusato la presenza di fastidiose vesciche al piede destro. L’infortunio, fastidiosissimo ma non grave per un tennista professionista, però, va ad iscriversi alla lunga serie di problemi fisici riscontrati dall’azzurro nell’ultimo periodo. Sinner, infatti, ha abbandonato Indian Wells per nausea e mal di stomaco e, a Miami, ha accusato gli stessi problemi nei match precedenti.

Il match e le dichiarazioni di Sinner

Il match tra Jannik Sinner e l’argentino Francisco Cerundolo prevedeva una gara piuttosto divertente. Tralasciando l’infortunio, infatti, il sudamericano era sull’ 1-4 e, prima di abdicare, l’azzurro primeggiava al quarto game per 40-0 a testimonianza di un match equilibrato. L’italiano, però, aveva finito la sopportazione del dolore e, dopo il break dell’avversario, ha deciso di salutare il suo dirimpettaio e comunicare all’arbitro la scelta del ritiro. Il 20enne, deluso e sconsolato, ha poi spiegato quanto successo mettendo anche in dubbio la sua presenza a Montecarlo:

“Purtroppo è una vescica sotto il piede destro che mi è venuta durante l’ultimo game contro Nick Kyrgios. Ho fatto una scivolata ed è comparsa in quel momento lì. Oggi volevo provare a giocare, ma nel primo game, sulla palla break, ho fatto un’altra scivolata ed è diventata peggio di prima, non riuscivo a muovermi. La scivolata è la situazione peggiore, ma anche camminando, ogni volta che viene a contatto con la scarpa mi fa maleRicordo che nell’ultimo game del match mi ha fatto una palla, corta, io sono arrivato sulla palla scivolando con il mio rovescio, credo fosse 15-0 per me. È accaduto in quel momento lì. Ho messo parecchia imbottitura nella scarpa, quando mi sono scaldato nei quattro minuti Chiamare il fisioterapista? Sapevo che non c’era niente da fare, conosco il problema, l’ho già avuto nel passato e sapevo che non si poteva far nulla. Avevamo provato anche prima della partita a fare tutto quello che si poteva, ma non è servito”.

Daniele Caponio

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