Jim Clark, il campione mai dimenticato della Formula 1

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Di Redazione Metropolitan

Jim Clark Formula 1 – Nel corso della storia molti piloti sono stati definiti come di grande talento oppure come piloti di alto livello. Tuttavia, solamente pochi piloti sono in grado di fregiarsi dell’appellativo di Campioni della Formula 1. Non si parla di piloti capaci di vincere il Titolo Mondiale, ma di piloti che con la loro guida ed i loro successi hanno segnato la storia della Formula 1. Tra questa élite di piloti, troviamo Jim Clark.

Jim Clark ed una storia di grandi successi

Nato in una famiglia di allevatori in Scozia come il più piccolo di cinque figli nonché unico maschio, cominciò ad appassionarsi al mondo delle corse a metà degli anni cinquanta. Il 16 giugno 1965 partecipò alla sua prima corsa con una DKW Sonderklasse a Crimond, in Scozia. La sua ferma volontà di competere con i migliori piloti al mondo lo portò nel 1958 a partecipare a svariati eventi nazionali guidando sia diverse vetture Porsche e Jaguar D-Types conquistando molte vittorie.

Jim Clark Formula 1 Le Mans
Jim Clark alla 24 Ore di Le Mans 1960 con la Aston Martin DBR1/300 – Photo Credit: Pinterest

Le prime vittorie a livello internazionale arrivarono alle gare di durata. Clark ebbe l’opportunità di correre con Border Reivers alla 24 Ore di Le Mans per tre edizioni, dal 1959 al 1961. Lo scozzese conquistò il secondo posto di classe all’esordio ed il terzo posto assoluto nell’anno successivo. Tuttavia, l’anno della svolta automobilistica fu proprio il 1960 quando Jim Clark esordì in Formula 1 nel Grand Premio di Olanda a Zandvoort al volante della Lotus 18. L’esordio di concluse con un ritiro al 43 esimo passaggio a causa di un guasto alla trasmissione, ma da quel momento nacque definitivamente il binomio Clark-Lotus.

Jim Clark Formula 1
Clark in derapata con la Lotus 49 – Photo Credit: ESPN

Nel corso della sua carriera in Formula 1 Jim Clark riuscì a conquistare due titoli mondiali, un secondo posto e due terzi posti nella classifica piloti. Con 73 partecipazioni, Clark ottenne la bellezza di 25 vittorie, 32 podi, 33 pole positions e 28 giri veloci in gara. Lo scozzese detiene tutt’ora il record di giri in testa in tutta la stagione, ben il 71,47% nel 1963. Tuttavia, i numeri danno solamente una parziale idea dell’impronta che Jim Clark ha lasciato alla Formula 1 ed al motorsport.

Jim Clark oltre la Formula 1

Ci sono tanti aspetti che consacrano Jim Clark nella leggenda. Tra questi, sicuramente troviamo uno stile di guida preciso, pulito e senza mai forzare il mezzo meccanico. Lo scozzese riusciva ad essere veloce senza mai stressare la vettura, guidandola con precisione e “delicatezza”. Una delle sue più grandi doti era la sua innata capacità di adattamento a qualsiasi vettura: andando subito molto veloce su qualsiasi tipo di vettura a prescindere dal settaggio.

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Jim Clark il 31 Maggio 1965 quando vinse la 500 Miglia di Indianapolis – Photo Credit: Lotus

Un talento straordinario che gli ha permesso di vincere in qualsiasi competizione abbia preso parte negli anni. Oltre alla Formula 1, il nome di Jim Clark è indissolubilmente legato ad altre tre competizioni dove è riuscito a trionfare in molteplici occasioni: Tasman Cup, 500 Miglia di Indianapolis e la Formula 2. A queste, naturalmente, si aggiungono le innumerevoli gare associate alla Formula 1, ma non valevoli per il Campionato.

La Tasman Cup era una competizione che si svolgeva tra l’Australia e la Nuova Zelanda nel corso dei mesi invernali, quando la Formula 1 era in pausa. Così come tanti campioni della Formula 1 come Graham Hill, Jackie Stewart e Bruce McLaren, anche Jim Clark prendeva regolarmente parte a queste sfide, vincendo per 3 volte il titolo della competizione. Tuttavia, il suo più grande successo è legato alla 500 miglia di Indianapolis. Dopo aver chiuso al secondo posto nel 1963, ottenuto la pole position nel 1964, Clark ottiene il trionfo nel 1965 dopo una lunga lotta con A. J. Foyt.

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Jim Clark alla guida della sua Lotus – Photo Credit: Lotus

Un pilota di un’altra epoca, con una personalità molto insicura al di fuori della pista. Un uomo che, una volta entrato nell’abitacolo, diventava imprendibile ed inimitabile per chiunque. In occasione della morte di Clark durante una gara di Formula 2 all’Hockenheimring, Chris Amon dirà di lui “se è successo a lui, che possibilità avremmo avuto noi di sopravvivere? Penso che saremmo morti tutti. E’ come se avessimo perso il nostro leader”.

Auguri campione!

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