Joe Farnsworth 4tet live at the Gregory’s by the River del 25.07.2019

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Di Redazione Metropolitan

Giovedì sera sono andato a sentire il batterista americano Joe Farnsworth con il suo quartetto swing composto da Ari Roland al contrabbasso, Nico Menci al Piano e Zaid Nasser al Sax alto. Il concerto si è svolto nella tenuta estiva dello storico Gregory’s Jazz Club di via Gregoriana, sulla sponda sud del lungotevere Tor di Nona a circa un centinaio di metri dalla discesa del suggestivo ponte Sant’Angelo.

Dopo un’affascinante passeggiata fra i monumenti simbolo della capitale, vengo accolto con molta cordialità dal personale di questa piccola isola felice, affrancata da odori molesti gente accalcata ed acchiappini, ma frequentata da chi ha voglia di bere un drink mentre ascolta della buona musica alle pendici di un panorana da cartolina.

Veduta dal Gregory's Ph credits Edoardo La Rocca

Joe Farnsworth
Veduta dal Gregory’s Ph credits Edoardo La Rocca

Farnsworth ha uno swing netto e definito su tutte le velocità, mostrando grande padronanza della scena sia nell’accompagnamento che nei svariati soli eseguiti all’interno della serata. Lo stile batteristico richiama nomi di grande rilievo come Joe Morello, Buddy Rich e Jim Chapin. Lo show a più riprese mi da modo di conoscere il responsabile dell’ufficio stampa del Gregory’s Emanuele, con cui ci siamo confrontati su tematiche inerenti alla musica come grande veicolo di aggregazione e fruizione, in un contesto attorno a noi che si prestava decisamente. Nel concerto durato più di due ore, durante le battute finali c’è spazio per grandi classici di Luis Amstrong e John Coltrane con addirittura un cambio in corsa sulla batteria di “Giant Steps” fra Farnsworth il ed il suo giovane amico collega tedesco seduto fra il pubblico.

 Joe Farnsworth - Ph credits © Edoardo La Rocca
Joe Farnsworth – Ph credits © Edoardo La Rocca

A fine concerto ho avuto il piacere di conoscere il proprietario del Gregory’s Omar, che mi ha raccontato il concept di questa scommessa commerciale alla terza edizione. E’ un posto dal taglio ricercato ma che non cade nel tranello dello snobismo, o peggio ancora dello sciacallaggio commerciale. Tutto attorno a me è pensato per offrire il massimo confort d’ascolto, con sedute comode ed illuminazione adatta, dando la possibilità di passare una piacevole serata d’estate in un vero jazz club all’aperto. Il locale conduce una programmazione ambiziosa con due concerti al giorno fino al 3 settembre, ed inoltre la direzione artistica cura anche il palco d’Isola Tiberina sotto ponte rotto. Stasera è l’ultima delle tre serate con il Joe Farnsworth 4tet. Fatevi un favore, andateci.