Jolanda Anna Maria Veneziani, meglio nota come Jole, nasce l’11 luglio del 1901 a Leporano, in provincia di Taranto. Trasferitasi a Milano a soli 9 anni, vive con il fratello Carlo e sogna di diventare attrice. Ma la sua strada sarà ben diversa e la porterà ad essere una delle figure più rivoluzionaria nell’alta moda milanese.
Una volta conseguito il diploma in ragioneria, Jole chiude in un cassetto il suo sogno di diventare attrice e comincia a guardarsi intorno. Inizierà presto a lavorare per l’amministrazione di una ditta di pellicce, dove scopre la sua vocazione. Testarda e con un grande fiuto per gli affari, la nota stilista getta le basi per la sua attività negli anni della guerra. la Veneziani infatti apre il suo primo atelier nel 1937 e un secondo nel 1943, senza farsi scoraggiare dalle bombe che incombono su Milano.
Jole Veneziani, la stilista che illuminò Milano
Jole comprende che proprio durante gli orrori della guerra la gente aveva voglia di distrazioni, di gioia e cose belle. Il suo intuito le permette di farsi strada nell’industria haute couture, e nel 1944 approda in via Montenapoleone, dove sarà la prima a mettere radici in questa storica strada.
Il nome dell’imprenditrice si fa sempre più famoso, e per la prima dell’opera ogni donna e ragazza voleva un abito firmato Veneziani anche per una notte sola. La sua fama diventa ben presto mondiale, infatti i suoi modelli appariranno sulla nota rivista americana Life. Anche le sue clienti cominciano ad avere nomi importanti. Marlene Dietrich, Maria Callas e Ornella Vanoni solo per citarne qualcuna. Grazie a lei la moda italiana si fa strada nel mondo, uscendo dall’ombra imposta dagli atelier parigini.
Le linee disegnate da Jole erano pulite ed eleganti di giorno, mentre per la sera venivano confezionati abiti così sfarzosi e importanti da illuminare tutta Milano. Jole Veneziani è una figura emblematica della moda italiana, caratterizzata da passione, tradizione ed eleganza. Meglio ancora la stilista è ispiratrice per la sua tenacia femminile, che le ha permesso di illuminare uno dei momenti più bui dell’umanità.
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