Jorge, che fai?

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Di Redazione Metropolitan

Jorge Lorenzo sta vivendo sicuramente il momento più buio della sua carriera. Ormai apparentemente scaricato da Ducati, lo spagnolo cerca una sella per la prossima stagione. Un compito tutt’altro che scontato.

Dopo un anno e mezzo in sella alla rossa, Jorge Lorenzo ha raccolto quasi zero. Un matrimonio difficile e una sfida destinata ad essere persa, che ricorda molto il biennio di Rossi in Ducati (anche se lì il pacchetto tecnico era di molto inferiore all’attuale). Le parole dei vertici Ducati sembrano dare Jorge già molto lontano da un rinnovo e delle alternative valide cominciano a dissolversi.

Un pensieroso Jorge in griglia di partenza. Quale futuro lo aspetta? (foto dal web)

Le prime indiscrezioni davano il 99 in direzione Suzuki al posto di Iannone (il quale è sempre più vicino all’Aprilia), ma la casa di Hamamatsu sembra aver rivolto le sue attenzioni su Joan Mir. Campione del mondo Moto3 nel 2017, sale in Moto2 quest’anno nel team Marc VDS e conquista il suo primo podio nell’ultimo round in Francia. Il giovane spagnolo è una grande promessa e farebbe risparmiare alla Suzuki molti soldi sul fronte ingaggio rispetto a un Jorge Lorenzo. In Ducati ufficiale il posto al fianco di Dovi se lo stanno giocando Petrucci e Miller, con l’italiano in vantaggio. Negli ultimi giorni si sta parlando di un ritorno di Jorge tra le fila Yamaha nel team satellite con un trattamento da ufficiale. (come accade ora per Petrucci e Crutchlow). Sembra l’ipotesi più plausibile, visto il probabile accordo tra Yamaha e Marc VDS (che lascerà Honda). 

Jorge ai tempi della Yamaha (foto dal web)

Doveroso dire che un pilota come Lorenzo non merita i risultati che sta ottenendo e la MotoGP non può permettersi di perdere un pilota di tale calibro. La Yamaha ha già salvato Rossi da una situazione simile, sarebbe bello farlo anche con lo spagnolo. Potrebbe essere davvero un’ottima mossa per la casa di Iwata, che schiererebbe nel 2019 quattro moto, di cui tre ufficiali con tre piloti top. L’apporto di Lorenzo, unito a quello di Rossi e Viñales, si rivelerebbe un vero toccasana per Yamaha vista la situazione attuale. Ne sapremo di più dopo il Mugello, quando il mercato piloti si avvicinerà alla sue battute finali.