La trilogia di Jurassic Park ha cambiato il mondo del cinema, grazie ai suoi effetti speciali innovativi e il suo stile che mescolava azione e brivido. Eppure Jurassic World e il suo seguito si sono rivelati più redditizi. Com’è possibile?
11 giugno 1993: il giorno in cui su 3.400 schermi cinematografici americani venne proiettato per la prima volta Jurassic Park. Diretto da Steven Spielberg e basato su un romanzo (ed una sceneggiatura) di Michael Crichton. L’opera narrava di un eccentrico miliardario di nome John Hammond che riusciva a riportare in vita i dinosauri, per poi esibirli in una sorta di parco divertimenti zoologico. Tuttavia, le creature si ribellavano al loro creatore.
Una semplice ma efficace metafora della hubris umana, che grazie anche ai suoi mirabolanti effetti speciali, permise alla Universal di incassare ben 914 milioni di dollari. Una cifra per l’epoca incredibile: fu il film di maggiore incasso della storia, superato cinque anni dopo da Titanic, la prima pellicola a superare il miliardo di dollari. Jurassic Park vinse inoltre tre Oscar (Miglior sonoro, montaggio sonoro ed effetti speciali) e ricevette critiche entusiastiche dalla stampa specializzata.
Il successo dell’opera non lasciò indifferente la casa di produzione, che produsse un sequel nel 1997. Venne intitolato Il mondo perduto: Jurassic Park (The Lost World in originale). Nonostante il ritorno di Spielberg dietro la macchina da presa, il film ebbe risultati decisamente più modesti del suo predecessore. Incassò infatti “solo” 618.8 milioni di dollari e venne ampiamente ignorato dalla critica specializzata. Universal però credette ancora nel franchise, proponendone un altro sequel nel 2001, con Joe Johnston in cabina di regia. Intitolato semplicemente Jurassic Park III, incassò 368.8 milioni di dollari, un risultato senza dubbio positivo, ma di molto inferiore ai due precedenti. Questo, unito a critiche molto sfavorevoli, portarono all’abbandono di progetti sulla creatura di Spielberg.
Il ritorno: Jurassic World
Dovettero trascorrere 14 anni perché Universal decidesse di rilanciare il progetto: nel 2015 debuttò nei cinema Jurassic World, per la regia di Colin Trevorrow, seguito diretto del primo Jurassic Park e quarto episodio della saga. Jurassic World divenne rapidamente il capitolo più redditizio del franchise, incassando 1.678 miliardi dollari in tutto il mondo e riuscendo anche a convincere buona parte della critica. Tuttavia, non convinse molti fan della serie originale.
I risultati furono comunque positivi, e portarono alla realizzazione di un sequel nel 2018, Jurassic World: Fallen Kingdom, diretto invece da Juan Antonio Bayona. Ancora una volta, un grande successo, nonostante una leggera flessione in fatto di incassi: 1.309 miliardi di dollari. La critica, tuttavia, bocciò pesantemente il film (riporta il punteggio più basso di tutta la saga su Rotten Tomatoes: 47%), riportando così Colin Trevorrow in cabina di regia. Il prossimo e ultimo film della trilogia, Jurassic World: Dominion, è previsto per il 2021. Nel frattempo, una serie animata verrà rilasciata entro la fine del 2020 su Netflix.
Traguardi notevoli e nostalgia
Con i cinema statunitensi ancora paralizzati dal COVID-19 e dubbi su quando potranno riaprire, ci sono dubbi su quanto Dominion potrà guadagnare. Le previsioni prevedono comunque un guadagno di almeno 900 milioni di dollari nel peggiore dei casi, per cui la trilogia di Jurassic World rimarrebbe ben più redditizia di quella originale, anche ricalcolando i guadagni per l’inflazione.
Nonostante la “sequelite” che ha colpito i primi tre Jurassic Park, ben pochi considererebbero questi inferiori a Jurassic World. Una serie che ha sicuramente i suoi punti di forza, ma che semplicemente non è niente di innovativo se paragonata non solo alla serie originale, ma anche ai numerosi franchise moderni.
Come molti di questi ultimi, in effetti, Jurassic World punta forte sull’effetto nostalgia, rivolgendosi principalmente a due differenti demografie: quella degli adulti che hanno visto l’originale trilogia, e quella dei più giovani che vorrebbero avvicinarvisi. Senza considerare come l’esplosivo mix di fantascienza, azione e thriller sia ciò che ha sempre attirato il grande pubblico, non solo di Jurassic Park.
Ciononostante, Trevorrow promette grandi cose per il nuovo Dominion, che vedrà i dinosauri invadere il mondo di tutti i giorni. Non ci resta che attendere il prossimo anno per sapere cos’ha in serbo per noi.
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