Juve che beffa! Vince negli ultimi minuti il Manchester Utd!

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Di Redazione Metropolitan

Quattro minuti di blackout rovinano tutto. Allo Stadium la Juve gioca bene, controlla fino all’86 e sfoggia un gran Ronaldo, ma poi a pochi passi dal traguardo crolla. Proprio quando gli ottavi sembravano una formalità, i bianconeri si sono lasciati intimorire dal forcing disordinato dei Red Devils, perdendo lucidità e sicurezza. Alla banda di Allegri non è bastato il lampo di CR7 per regolare lo United, che invece torna da Torino con tre punti pesantissimi. Tutto per la gioia di Mourinho, che in un colpo solo rovina i piani bianconeri e “prenota” il pass.

Come a Manchester, Allegri sceglie il tridente veloce. Senza Lukaku, Mou invece cambia e opta per un 4-3-3 compatto con Lingard, Alexis Sanchez e Martial in attacco. A buon ritmo l’inizio del match si sposta subito sulle corsie esterne. Equilibrata e corta, la Juve palleggia da dietro, affidandosi poi alle geometrie di Pjanic e alle accelerazioni di Cuadrado e Dybala. Cercato con continuità dai compagni, Ronaldo ha spazio per andare un paio di volte al tiro, ma i Red Devils difendono bassi e si chiudono bene. Carico dall’ovazione ricevuta allo Stadium, Pogba prova a fare la differenza e a mettere ordine in mediana, ma è Young a spingere sulla corsia destra, prestando però il fianco alle ripartenze di Alex Sandro e alle incursioni di Bentancur e Khedira. Dopo un quarto d’ora, si gioca in una sola metà campo. In fase di non possesso, lo United sceglie infatti di aspettare la Juve al limite e così il pallino del gioco lo prendono in mano i bianconeri. Per variare le soluzioni, Allegri inverte gli esterni d’attacco, provando a sfruttare i cambi di gioco e ad alzare la qualità sulla trequarti. Cuadrado cade in area, ma Hategan non fischia. Con la palla tra i piedi Dybala e CR7 parlano la stessa lingua, ma i Red Devils serrano le linee davanti a De Gea, cercando poi di verticalizzare su Sanchez appena possibile. Con Chiellini sempre pronto a raddoppiare su Pogba e Pjanic ovunque, la squadra di Mourinho fatica a manovrare in mezzo al campo. La Juve invece fa girare bene la palla a terra, verticalizzando per i tagli di Ronaldo e Dybala. Cuadrado va vicino al vantaggio, poi Khedira centra il palo da ottima posizione, illudendo lo Stadium.

Nella ripresa lo Utd prova a cambiare atteggiamento, ma è ancora la Juve ad andare vicina al gol con una perla di Dybala a giro che si stampa sulla traversa. Con le squadre più lunghe, gli uomini di Allegri continuano a controlla il gioco col possesso, costringendo ancora lo United a chiudersi. Sulla destra De Sciglio difende bene e affonda, sulla sinistra tocca invece ad Alex Sandro fare entrambe le fasi. Pogba e Sanchez provano a svegliare i Red Devils, ma non basta. Già, perché nella Juve gioca un certo CR7. Uno abituato a stupire sempre. Soprattutto in Champions. E così, dopo un’ora di gioco, i bianconeri si affidano al loro campione per sbloccare la gara. Perfettamente servito in profondità da Bonucci, il portoghese fa esplodere lo Stadium con un destro al volo meraviglioso. Un gol che segna la gara, ma non la chiude. In controllo, i bianconeri gestiscono infatti la manovra, ma non affondano il colpo del ko con Pjanic e Cuadrado, tenendo in partita lo United. Mourinho getta Mata e Fellaini nella mischia per l’assalto finale. Una mossa che rianima lo Utd e cambia tutto. Negli ultimi minuti gli inglesi attaccano a testa bassa, puntando sulle palle alte e le mischie. Mata agguanta il pareggio con una punizione perfetta a quattro minuti dal termine, poi succede quello che non ti aspetti. La Juve va in tilt e i Red Devils ribaltano il risultato grazie a un mezzo pasticcio di Alex Sandro e Bonucci. E’ il colpo che vanifica la bella prestazione della Juve e rimanda il discorso qualificazione (bianconeri ancora primi nel girone). Per lo United invece sono tre punti preziosissimi in vista degli ottavi. Allegri mastica amaro, Mourinho invece gode.