Juventus- Fiorentina Commisso “Basta cori sull’Heysel e su Scirea”

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Di Redazione Metropolitan

Alla vigilia della gara più attesa contro la Juventus, il neo presidente della Fiorentina è stato chiaro “Mai più cori su Heysel e su Scirea”.

Rocco Commisso ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, e incalzato sui vergognosi cori della curva Fiesole sulla tragedia dell’Heysel si è espresso cosi:

“Non voglio più sentirli ne sull’Heysel ne su Scirea. Si va contro i miei principi. E non voglio più neanche quelli contro il Sud. Io sono calabrese, Joe Barone è siciliano, Montella è napoletano, attaccare i meridionali è attaccare noi.

Non so chi abbia fatto quei cori, non li conosco, ma non voglio più sentirli. Ai leader della Fiesole dico: controllate i pochi che lanciano quelle urla. La Fiorentina è di tutti, mia, dei tifosi e della Fiesole. Quei cori e la violenza no.”

Una decisa presa di posizione in riferimento ai fatti successi recentemente quando alla festa della curva Fiesole, c’erano stati cori sbeffeggianti la tragedia dell’Heysel.

E non si tratta della prima volta dato spesso e volentieri nelle partite contro la Juventus sono apparse bandiere con scritto “-39”. Lo scorso anno in un muro vicino lo stadio una scritta che per decenza non riporterò insultava la memoria di Gaetano Scirea, campione amato e rispettato da tutti.

E bene ricordare che il 29 Maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles persero la vita 39 persone, tra cui un bambino di 10 anni, vittime innocenti, colpevoli solo di voler assistere ad una partita della loro squadra del cuore.

Heysel 29 Maggio 1985

Tutti noi sappiamo che il pubblico di una partita di calcio non è e non sarà mai come il pubblico del teatro. Che la cosa che infondo rende bello il calcio, è che 22 atleti in un rettangolo verde, si sfidano mentre 60 mila persone intorno gridano di tutto.

Ma esistono dei limiti che non solo per una questione di civiltà ma di umanità in primis, non dovrebbero mai essere superati. Limiti superati anche dai tifosi della Juventus quando ironizzarono sulla tragedia di Superga.

Quindi ben venga Commisso e la sua presa di posizione, che sia di esempio anche per altri presidenti. Ma la speranza è che in futuro parta direttamente dai presenti la volontà di isolare chi si macchia di queste cretinate, che poco c’entrano con il calcio.

Luca Pradella