Juventus rinnova Pjanic e saluta Marchisio

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Di Redazione Metropolitan

Dopo la rocambolesca vittoria ottenuta Sabato scorsa contro il Chievo, grazie alla rete di Bernardeschi negli ultimi minuti di partita, la Juventus sta già lavorando per il futuro. Ieri la società ha ufficializzato il rinnovo fino al 2023 per il Bosniaco Miralem Pjanic, che passerà da 4,5 milioni all’anno a 6,5 diventando cosi il terzo bianconero pagato, dietro a Dybala e a Cristiano Ronaldo. Il centrocampista nato a Tuzla, classe 1990, con la Juventus ha collezionato al momento 2 scudetti e 2 Coppe Italia, mettendo la firma su 10 reti, in Estate aveva ricevuto le attenzioni di club come Real Madrid, Barcellona e City. Ora la Juventus con questo rinnovo blinda uno dei registi con notevole visione di gioco, alta pericolosità su calcio di punizione e piedi delicatissimi. Intanto Cristiano Ronaldo aumenta il suo raggio di sponsorizzazione  diventando Global Ambassador della nuova piattaforma di video streaming online: Dazn.

Proprio su Dazn Ronaldo in un’intervista è tornato sul goal messo a segno, allo Juventus Stadium, con una meravigliosa rovesciata quando ancora indossava la camiseta blanca: “Mi dispiace aver segnato contro la mia attuale squadra, ma quello ormai appartiene al passato. Credo che quello sia stato il mio goal più bello finora, e naturalmente quando la gente allo stadio ha iniziato ad applaudirmi, sono rimasto senza parole. Non mi era mai accaduto nulla di simile, è stato un momento incredibile.”

Intanto oggi Claudio Marchisio oggi ha lasciato la Continassa e i colori bianconeri dopo 25 anni di fedeltà, e lo ha fatto con una commovente lettera:”Ho passato gli ultimi 25 anni della mia vita ad immaginare quello che sarei voluto diventare ed i sogni che avrei voluto realizzare insieme alla Juventus, ma non c’è stato un solo attimo durante il quale ho pensato che avrei dovuto vivere un momento come questo. A prescindere da quelle che saranno le prossime tappe della mia vita, professionale e non, sarebbe inutile e scorretto nascondere che il mio cuore e il mio dna hanno e avranno sempre e solo due colori. Ho indossato per la prima volta la maglia della Juventus all’età di sette anni e da quel momento non l’ho mai tolta, neanche per un istante. Sono cresciuto con la sua filosofia e ho cercato prima di assorbirla e poi di esserne ambasciatore, sia sul campo che nella vita di tutti i giorni. Si dice che alla Juventus ‘vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Dietro questa frase all’apparenza così semplice ma così amata da noi tifosi (sì, perché anche se continua a sembrarmi impossibile, oggi io sono questo), detta dal presidente Giampiero Boniperti, si cela il significato più profondo del nostro modo di vivere. “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Quando cresci, quando il tuo sogno dietro la collina è quasi realtà, ma non ti monti la testa e lavori duro all’ombra dei tuoi idoli di sempre. E dai il meglio di te ogni giorno, per quella maglia, perché quelle strisce una volta cucite addosso sono orgoglio, gioia e responsabilità. Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Quando quegli idoli diventano finalmente i tuoi compagni e devi essere più forte delle gambe che tremano all’idea di entrare in campo in fila indiana, come uno di loro, in mezzo a loro. 

Del Piero, Nedved, Buffon, Trezeguet, Camoranesi e tutti gli altri. Perché ognuno sa che, per onorare uesta maglia, deve fare la propria parte. E questo discorso non vale solo per noi calciatori, ma anche per ogni singolo tifoso. La Juventus vince perché è più forte in campo e fuori. Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Quando tieni fede al patto con te steso di fare tutto il possibile per non deludere mai quei tifosi, i più fedeli, i più sinceri, i migliori che ci possano essere al mondo. Quando ti rendi conto che quella che per 25 anni è stata la tua vita tutto d’un tratto farà parte di ciò che è stato, c’è un solo modo per continuare a vincere ed è sapere che in ogni caso non perderò nulla di tutto questo, perché sarà sempre parte di me ed io ne sarò sempre parte, ovunque sarò.” Intanto oggi in una diretta su Istantgram un “Bonjour” sospetto fa presagire per il Principino un futuro al Principato di Monaco 

Luca Pradella.