Sono settimane importanti sia per il futuro di Maurizio Sarri e sia per quello della Juventus. Dopo le ultime prestazioni abbastanza opache, i tifosi bianconeri iniziano a preoccuparsi. C’è un finale di stagione da giocare ed è iniziato nel peggiore dei modi con la sconfitta per 1-0 in Champions League a Lione, nell’andata degli ottavi di finale. Un risultato che è ribaltabile, sì, ma che ha messo in luce i tanti limiti e difetti di questa prima Juventus di Maurizio Sarri.
Sarri, attenzione alla Lazio del collega Inzaghi
Proprio Sarri ha affermato nella intervista post Lione-Juventus di come sia difficile per lui trasmettere una determinata idea ai giocatori in campo. Parole che sono passate forse inosservate, ma che hanno un grandissimo peso, soprattutto se dette a stagione ben inoltrata. Questa Juventus, a marzo, è ancora un ibrido. Qualcosa a metà tra una potenziale concorrente per vincere la Champions League e una squadra che può tranquillamente arrivare dietro alla Lazio in campionato.
Ogni domenica sono evidenti le carenze fisiche e di intensità di una Juve che continua ad andare al trotto, in linea con l’anno passato, forse. È una Juventus che non sai mai quello che ti può dare all’interno di una partita. Una Juventus che moltissime volte diventa Cristiano Ronaldo (e Paulo Dybala) + altri 9/10. Ad oggi quello di Maurizio Sarri sembrerebbe essere un progetto se non finito, quasi. Sappiamo però che quello che conta per Agnelli &Co sono i trofei: la Juventus rimane in corsa ancora su tutti e 3 i fronti, Champions League, Serie A e Coppa Italia. Chissà cosa riuscirà a portare a casa Sarri per salvare una esperienza che molti pensano sia già finita dopo neanche metà anno di Juve.
LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI DELL’AUTORE
Seguici su: