Juventus, Sundas: “Due brasiliani per la panchina”

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Di Redazione Metropolitan

I bianconeri sono alla ricerca del nuovo tecnico dopo la separazione con Massimiliano Allegri. Il procuratore Alessio Sundas aggiunge due tecnici brasiliani alla folta lista dei candidati alla panchina.

La Juventus ha deciso di cambiare allenatore, dando il benservito a Massimiliano Allegri, che nel corso di questo quinquennio sulla panchina dei bianconeri ha portato a casa cinque scudetti, quattro volte la Coppa Italia e due Supercoppe Italiane, oltre che due finali di Champions League perse contro Barcellona e Real Madrid. L’ufficialità è arrivata nella tarda mattinata di ieri ed è già partito il toto allenatore. Tanti i nomi altisonanti per sostituire il tecnico toscano: Guardiola, Conte, Mourinho e Bielsa su tutti. Tra questi, però, il procuratore sportivo Alessio Sundas vuole aggiungere due promettenti profili di giovani allenatori brasiliani.

Di chi si tratta? Parliamo di Davi Da Silva Santos Ederson e Damiao Gomes da Silva Junior. Il primo fa del suo calcio un mix tra atteggiamento offensivo e difensivo. Baricentro alto e oculatezza nella fase di non possesso in modo da non lasciare spazio d’azione all’avversario. Il secondo, invece, ama sperimentare e innovare il calcio, proprio come un brasiliano doc sa fare. Il tecnico, inoltre, punta molto sulla valorizzazione dei giovani. Il suo credo calcistico è il fraseggio veloce cercando di non dare punti di riferimento agli avversari.

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Angnelli e Nedved (Credit: Tutto Juve)

Sundas: “Pronti per un grande club come la Juventus”

Ecco le parole di Sundas sulla vicenda: “E’ vero sono due allenatori non certamente con nomi altisonanti -spiega Alessio Sundas- Ma se pensiamo allo stesso Mourinho, a Sarri o proprio Allegri, anche loro hanno attirato l’attenzione dei grandi club pur non provenendo da squadre blasonate. Sarri prima del Napoli proveniva dall’Empoli, dal Sorrento, dal Sansovino, Sangiovannese. Allegri, invece, passò dal Grosseto, dall’Agliarese, Lecco, Sassuolo, Cagliari per poi esplodere con il Milan. La fama non sempre è sinonimo di bravura, così come al contrario, essere poco famosi non implica non essere in grado di gestire la squadra di un grande club”.

Dalle parti di Torino sono pronti ad accogliere un allenatore carioca? Solo il tempo potrà dircelo.

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