Kafka e la sua lettera al padre

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Di Redazione Metropolitan

Pubblicata postuma, Lettera al padre di Franz Kafka non fa che spiegare qual è il potere che un uomo ha nel diventare genitore. 

Lettera al padre: come un genitore può cambiarti la vita, secondo Kafka

Nel giorno della festa del papà, non possiamo fare a meno di riflettere sul ruolo che ogni padre ha nella nostra vita. Noi di Metropolitan Magazine vogliamo farlo attraverso Kafka.

Carissimo padre, di recente mi hai domandato perché mai sostengo di avere paura di te.

Come al solito, non ho saputo risponderti niente, in parte proprio per la paura che ho di te, in parte perché questa paura si fonda su una quantità tale di dettagli che parlando non saprei coordinarli neppure passabilmente.

E se anche tento di risponderti per iscritto, il mio tentativo sarà necessariamente assai incompleto, sia perché anche nello scrivere mi sono d’ostacolo la paura che ho di te e le sue conseguenze, sia perché la vastità del materiale supera di gran lunga la mia memoria e il mio intelletto.

Quando scrive questa lettera, Franz ha all’incirca trentasei anni e cerca di mettere su carta quello che è il difficile rapporto con il padre Hermann Kafka.

Hermann è un abile commerciante, è l’uomo che più di ogni altro ha contribuito a formare colui che è diventato un celebre scrittore a metà.

(Sappiamo bene che Kafka non completò i suoi romanzi.)

Lettera al padre (Brief an den Vater) di Franz Kafka. Photo: Wikipedia.
Lettera al padre (Brief an den Vater) di Franz Kafka. Photo: Wikipedia.

La lettera è una vera e propria critica a quella che è stata l’educazione imposta dal padre, una riflessione sul loro rapporto di amore-odio.

Uno sfogo sul desiderio di comprensione. Lettera al padre è la prova che, nella vita, abbiamo bisogno del dialogo e della pazienza.

Un bambino o un adolescente ha bisogno di un adulto, accanto a sé, che non incuta timore ma che diventi una sorta di mentore.

Franz, che era un ragazzo molto sensibile e introverso, dalle grandi inclinazioni artistiche e che tendeva a rinchiudersi in se stesso.

Il padre Hermann, invece, voleva che il figlio avesse un carattere più simile al suo: forte, arrogante, pronto ad aggredire il mondo.

Il padre morì nel 1931 e la lettera fu scritta nel 1919 ma pubblicata soltanto nel 1952, Hermann non venne mai a conoscenza dell’inquietudine e della paura che il suo carattere generava nel figlio.

Detto ciò, le parole di Kafka non possono essere altro che un invito a far sapere alle persone che ci circondano che le stimiamo, anche se sono diverse da noi.

In particolare se padri o madri, il ruolo del genitore è quello di educare un figlio per aiutarlo a diventare un adulto sicuro di sé.

Desiderare che cresca sano e pronto ad affrontare qualsiasi sfida la vita gli ponga davanti, libero di essere se stesso.
Serena Votano