Powervolley Milano, Kozamernik: “Mi piacerebbe diventare una bandiera”

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Di Redazione Metropolitan

Il centrale sloveno Kozamernik si racconta nel format #AskTo: “Mi manca molto il mio paese. Vorrei provare a fare surf”.

Protagonista della seconda sessione live di #AskTo sui canali social di Powervolley Milano è Jan Kozamernik. Il centrale sloveno, in diretta su facebook, twitter, youtube ed instagram, ha risposto alle numerose domande degli utenti, raccontando passioni, gli inizi pallavolistici e spunti tecnici.

«Mi manca il mio paese, la mia ragazza, la mia famiglia – commenta il numero 4 di Powervolley –. Sono quelle le cose che mi mancano di più e sicuramente non vedo l’ora di vederli». Ma è tanta anche la nostalgia di volley: «Mi manca molto giocare a pallavolo, stiamo soffrendo molto in questo periodo perché ci manca la nostra passione». Una nostalgia bilanciata dai consigli che Kozamernik dà ai molti tifosi che sono intervenuti nel formato #AskKozamernik «Una cosa che mi ha aiutato molto a muro è essere tranquillo, bilanciato e seguire la palla, mentre in attacco devi essere veloce. Chi il più difficile da murare? Secondo me Simon, ha un braccio e spalla molto veloce, ma soprattutto è molto alto».

Kozamernik, il “gigante buono” che guarda al futuro

Kozamernik e la pallavolo, una passione nata quasi per gioco. «Ho scoperto la pallavolo quando avevo 12-13 anni perchè il mio migliore amico giocava a pallavolo, ho deciso di smettere a giocare a calcio per stare più tempo con lui. La cosa strana è che lui ha smesso di giocare, mentre io sono arrivato in Serie A». In campo, quando fa un punto all’Allianz Cloud la schermata sul maxi schermo a lui dedicata lo definisce “gigante buono”, qualità in cui Jan si rispecchia anche fuori dal campo: «Sono un tipo gentile, mi piace fare le cose bene e sono un po’ perfezionista e voglio avere le cose sempre ben definite».

Chisura dedicata ai prossimi obiettivi con Milano: «Siamo una società in crescita, dobbiamo ancora migliorare. Mi piacerebbe molto diventare un punto di riferimento o una bandiera, ma dipende da tanti fattori». In questa crescita importante anche l’apporto di coach Piazza: «Lui ci dà una carica incredibile. Ci trasmette la sua passione per la pallavolo che vive 24 ore su 24». Un gruppo che, guidato proprio da Roberto Piazza, in questo campionato si è tolto qualche soddisfazione: «Siamo molto uniti, ci piace stare insieme e questo è importante e si vede». Ma se Kozamernik non avesse fatto pallavolo? «Da piccolo giocavo a calcio, ma ora mi piacerebbe provare quale sport estremo come il surf».

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