Il 2 dicembre 1804, avvenne l’auto-incoronazione di Napoleone Bonaparte come imperatore dei francesi. L’evento si tenne nella Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, alla presenza di Papa Pio VII. Come Carlo Magno, anche Napoleone volle riprendere l’antico rito medievale e farsi incoronare dal rappresentante terreno di Dio.

Incoronazione di Napoleone, il 2 dicembre la nascita del ”primo impero moderno”

A dire il vero, Napoleone Bonaparte era già stato proclamato Imperatore dei Francesi durante una breve cerimonia di circa 15 minuti, che si tenne il 18 maggio a Saint Claud. “Per grazia di Dio e della Costituzione della Repubblica“: questa fu la motivazione, peraltro contraddittoria, per aver ottenuto il titolo. Durante la sfarzosa e lunga cerimonia (si dice che durò più di 5 ore), alla presenza di moltissime persone, avvenne quella che è nota per essere l’auto-incoronazione. Napoleone, senza aver ricevuto la comunione, e, quindi, senza essersi confessato, prese dalle mani del Papa la corona e se la pose in testa.

Questo atto decretò l’inizio del “primo impero moderno“. Con quel gesto, Napoleone volle rompere la tradizione utilizzata fino a quel momento dai re francesi e cominciare una nuova dinastia di potere che potesse reggere la Francia anche dopo di lui. Inoltre, il nuovo imperatore volle sottolineare, con questo gesto solenne, l’importanza della votazione plebiscitaria del popolo che lo volle a capo della nazione. Scelse di autoproclamarsi imperatore in quanto essere “re”, significava discendere da qualcuno: lui, notoriamente narcisista e presuntuoso, volle essere il primo della dinastia. Per dare ulteriore conferma al suo potere, Napoleone prese, infine, l’altra corona e la pose sulla testa di Giuseppina, sua consorte e imperatrice di Francia da quel momento.

Napoleone rimase alla guida della Francia fino al 22 giugno 1815, quando venne sconfitto nella battaglia di Waterloo: venne esiliato e confinato sull’isola di Sant’Elena.

Lara Vanni