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L’8 marzo è dedicato a tutte le donne guerriere, in Ucraina e ai confini del mondo

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Viviamo in un mondo in cui milioni di donne affrontano battaglie ogni giorno. Conflitti, crisi, violenze e disuguaglianze avvengono tutti i giorni, oggi 8 marzo è per voi, giovani grandi e forti donne che sanno resistere.

8 marzo dedicato a tutte le donne guerriere nel mondo

Questo 8 marzo è per Yulia, una mamma ucraina che in queste ultime ore è rimasta a Kiev per accudire la madre malata e ha dovuto far partire suo figlio di 11 anni da solo verso il confine Slovacco dove altri parenti erano pronti ad accoglierlo. Gli ha scritto in malincuore con un pennarello il numero di telefono sulla mano e lo ha lasciato partire. Questa storia l’ha raccontata il ministro dell’interno ucraino, dedicandogli un post su Facebook, ricevendo indietro un videomessaggio realizzato da lei per ringraziare tutte le persone che hanno accolto e aiutato suo figlio.

Sono migliaia le donne come Yulia, forti donne che stanno resistendo sul territorio ucraino. Troviamo chi sta imbracciando le armi, chi aiutando l’evacuazione dei civili, chi è stato capace di scegliere la felicità e si è spostato al fronte e c’è chi sta assistendo donne incinta nei reparti di maternità sotterranei. Yana, Lydmila, Natalia, Olga, sono alcune delle tante donne che sono state capaci a resistere, che hanno avuto la forza di portare da sole i loro figli, abbandonando nella maggior parte dei casi i loro mariti e compagni al fronte. Nelle ultime ore, ci sono migliaia di foto di baci, abbracci e strette di mano che non si vogliono lasciare.

Troviamo madri come Marina che è corsa disperatamene verso L’ospedale di Mariupol con il marito Fedor, con il loro bambino Kirill di 18 mesi tra le braccia. E’ stata proprio la guerra a togliergli la vita, un ingiustizia vera e propria.

Siamo circondati da donne che resistono ai confini del mondo, dall’Ucraina all’Afghanistan in paesi in cui i loro diritti non sono considerati. Parliamo di donne che accolgono i profughi in arrivo dalle zone mitragliate dalla guerra, parliamo di quelle donne che lasciano i passeggini con le buste di beni di prima necessità dentro le stazioni, quelle che organizzano le partenze con i pullman per arrivare ai confini della Polonia, Slovacchia o Romania per dare un futuro ai propri bambini. Dedichiamo un pensiero a tutte queste donne guerriere che resistono, anche e sopratutto l’8 marzo.

Valeria Muratori

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