Lagarde annuncia un nuovo target: non più“sotto ma vicino al 2%”, ma “un obiettivo di inflazione simmetrico del 2%”. La linea, già tracciata anni fa da Mario Draghi, ha lo scopo di agire sulle aspettative per far salire un po’ i prezzi.

“La nuova strategia è una solida base che ci guiderà nella conduzione della politica monetaria negli anni a venire”, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. Il target dell’Eurotower per perseguire la stabilità dei prezzi non sarà più “sotto, ma vicino al 2%” ma sarà “un obiettivo di inflazione simmetrico del 2% a medio termine”. 

Può apparire una sottigliezza ma si tratta di un cambiamento storico, che infatti arriva a 18 anni dall’ultima revisione. Il Consiglio direttivo, all’unanimità, ha affermato che il nuovo obiettivo “è simmetrico, nel senso che scostamenti negativi e positivi dell’inflazione dall’obiettivo sono ugualmente inopportuni”, cosa che ha precisato anche Lagarde. Ma vuol dire, soprattutto, che gli scostamenti verso l’alto verranno tollerati allo stesso modo rispetto a quelli verso il basso. Non c’è un tetto, cosa che la precedente formulazione lasciava intendere.

La Bce cambia l’obiettivo dell’inflazione

La Bce ha annunciato diversi cambiamenti di rilievo a vari aspetti chiave della sua politica monetaria, al termine del processo di revisione alla strategia lanciato a inizio 2020, sospeso nella fase acuta della pandemia, e ora appena concluso. Innanzitutto ha deciso di modificare il suo obiettivo di inflazione (chiamato anche definizione di stabilità dei prezzi) quantificandolo in “2% sul medio termine” e “in maniera simmetrica”. Finora la definizione era “inflazione inferiore ma vicina al 2 sul medio termine” (cioè 18-24 mesi). La Bce ha precisato che deviazioni al rialzo e al ribasso sono entrambe ritenute “indesiderabili”, ma aggiungendo che quando l’economia “opera vicino ai minimi dei tassi nominali”, la necessità di persistente misure monetarie volte ad evitare deiviazioni al ribasso “possono anche implicare periodi transitori in cui l’inflazione è moderatamente sopra il target”.

La Bce ha poi deciso che i vari strumenti non convenzionali di politica monetaria usati in questi anni di crisi e non, come i piani di acquisti di titoli e la “foward guidance” (le indicazioni di prospettiva che essa stessa indica sui tassi) resteranno parte integrante dell’armamentario, per essere usati quando necessario”, mentre i tassi di interesse restano lo “strumento primario”. Infine, l’istituzione di Francoforte ha annunciato che intende considerare nell’inflazione e nella valutazione sulla stabilità dei prezzi anche i costi dell’immobiliare residenziale (il riferimento è a quello di una abitazione occupata dal proprietario). Inizialmente si avvarrà di stime, con la prospettiva di “un piano pluriennale” per integrare questo aspetto nella misura dell’inflazione. Tutti questi cambiamenti inizieranno ad essere in vigore dal prossimo Consiglio direttivo monetario, che si terrà il 22 luglio, ha precisato la Bce. Secondo la presidente, Christine Lagarde “la nuova strategia è una solida base che ci guiderà nella conduzione della politica monetaria negli anni a venire”. Il nuovo obiettivo di inflazione della Bce “non è una soglia massima”, ha voluto sottolineare la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa sui risultati della revisione alla strategia.