Musica

“La camera di Viola” il nuovo singolo tra new wave e pop dei Granato

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“La camera di Viola” racconta una storia, una breve parentesi nella vita di un’adolescente che si trova a dover mettere in discussione se stessa, compreso il proprio corpo, per cercare di affermare la propria esistenza, la propria personalità, la propria individualità. È l’allegoria di uno stato esistenziale che, nella nostra società di massa e consumistica, non esclude nessuno. Tutto è reificato, mercificato e venduto; nulla sembra appartenerci davvero, neanche il nostro corpo: la vendita pare essere l’unico assunto che ci rende uomini vivi. “La camera di Viola” è, insomma, una riflessione sull’alienazione”

Echi della new wave anni ’80, in bilico fra l’elettronica e la dark; intuizioni pop di stampo dance: fra i Bluvertigo di “Zero” e il cantautorato dei Baustelle, fra il Battiato di “La voce del padrone” e il kraut mediterraneo dei Matia Bazar di “Fango”, “La camera di viola” è un brano tanto introspettivo e cupo quanto coinvolgente e energico, con una strofa rarefatta che fa da apripista a un ritornello che entra in testa dal primo ascolto e non permette di non essere cantato a ripetizione da chi lo ascolta.

“La Camera Di Viola” le parole dei Granato sul brano

È con questo brano che, dopo l’uscita dei singoli “Europe” e “Ultra” e a quattro anni di distanza dalla pubblicazione del loro album d’esordio, “Corrente”, tornano sulla scena i Granato, duo composto da Francesco Bianco (voce, chitarra, synth ed elettronica) e Alessandro Cicala (chitarra).

«A livello musicale, “La camera di Viola” nasce da un’idea di Alessandro: una serie di note ripetute in ciclo e un giro armonico a loro supporto, elementi ancora molto evidenti nella stesura definitiva del pezzo. Il risultato è una musica sensuale e coinvolgente, a tratti asciutta e delicata, a tratti più ricca ed espressiva».

Immagine di copertina – Per gentile concessione di qaltcomunicazione

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