Non c’è nulla di più imbarazzante, irriverente e assurdo di Monty Python e Blackadder. D’altronde l’inglese medio è noto per la sua goffaggine di cui ne fa quotidianamente oggetto di scherno; giocare sugli stereotipi in questo caso non è mai stato più rilevante!
Monty Python
Conoscete Terry Gilliam? Il regista del famoso remake L’Esercito delle 12 Scimmie? Ebbene quest’ultimo ha sempre dato nel corso della sua prolifera carriera ampia dimostrazione della sua follia, soprattutto nel suo film di debutto Monty Python and the Holy Grail – un prodotto nato dalle menti alternative di Graham Chapman, Eric Idle, Terry Jones, John Cleese, Michael Pallin e lo stesso Terry Gilliam.
La serie televisiva Monty Python’s Flying Circus, scritta anch’essa da Terry Gilliam e dai suoi degni compari, ha insegnato le basi tecniche della commedia, segnando non solo l’infanzia di molti britannici, ma diventando anche il simbolo di un’intera generazione!
Ambientato agli inizi degli anni 70, Monty Python’s Flying Circus è uno sketch show che mira a sorprendere, far sorridere e deridere culture diverse. Dedicato ai grandi estimatori dell’assurdo, questo esuberante show è in grado di catapultare lo spettatore in mondi paralleli simili a quelli descritti nei quadri di Salvador Dalì.
Gesti incomprensibili, momenti al limite dell’imbarazzante – Monty Python è sicuramente quel tipo di spettacolo che vi farà sentire più a disagio da soli che in compagnia.
L’alto tasso di assurdità si basa principalmente su un’ambigua critica nei riguardi della specie umana e sull’utilizzo di frasi sconnesse che vi faranno ricredere sull’illogicità dei pensieri maturati nel corso della vostra quarantena.
Dall’uomo a tre natiche alla battuta più mortale della storia, ce ne è veramente di tutti i colori e tipi – anche quelli che non v’immaginereste mai!
Ora che i viaggi fisici sono sospesi, potreste pensare di intraprenderne uno alla scoperta delle vostre molteplici personalità…
Blackadder
Blackadder – diviso in The Black Adder, Blackadder II, Blackadder The Third e Blackadder Goes Forth – nasce invece dalla mente brillante di Rowan Atkinson.
Molti di voi lo conoscono per il suo ruolo da protagonista in Mr Bean, ma pochi sanno che dietro quella faccia apparentemente vacua si nasconde in realtà un attore d’incredibile talento e uno scrittore invidiabilmente ironico.
Blackadder è una serie leggermente diversa rispetto a Monty Python e decisamente più accessibile al nostro comprendonio. Esso Infatti rispetta di più le linee guida dettate dalla legge narrativa e segue quattro storie ben precise.
Nella prima stagione ad esempio, al centro delle dinamiche famigliari pseudo politicizzate, troviamo il giovane sfavorito principe Edmund – soprannominato The Black Adder – impegnato a voler conquistare il trono di suo padre Riccardo IV nell’Inghilterra medievale.
I britannici – ideatori di sceneggiati quali The Office, The Thick of It e House of Cards – si sono sempre dimostrati essere dei maestri nell’arte dell’ironia e dei doppi sensi; è proprio l’astuto utilizzo delle parole a rendere Blackadder una serie da non perdere. Le disavventure del giovane Edmund vi faranno sicuramente dimenticare le vostre.
Queste commedie non saranno magari frizzanti come una Margarita ma sicuramente brillanti, ciniche e riflessive come un buon vecchio scotch.