Da oggi, 3 giugno, le misure adottate dal Governo vengono ulteriormente allentate. Il premier Conte nella conferenza stampa delle 18:00 illustra il piano per la ripartenza e le novità sugli spostamenti.
Spostamenti in Italia e in Europa dal 3 giugno
Conte, dopo l’ultima conferenza stampa del 18 maggio, annuncia le novità riguardo agli spostamenti. I confini regionali sono da oggi aperti e ci si potrà muovere senza autocertificazione.
Anche i turisti europei possono visitare il nostro Paese senza sottoporsi a quarantena. In Europa c’è un lavoro sul piano diplomatico per far sì che l’Italia diventi nuovamente tra le prime mete turistiche, per il suo patrimonio artistico e culturale. Dice Giuseppe Conte: “La bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena”.
Conte ribadisce quanto sia ancora fondamentale rispettare le norme sul distanziamento fisico e sull’utilizzo della mascherina. Queste rimangono le uniche misure efficaci e non ci possiamo permettere leggerezza. E’ bene ricordare che il virus non è scomparso.
Dati incoraggianti a distanza di un mese dalla riapertura
La curva epidemiologica è promettente e la strategia di controllo sembra funzionare. A distanza di un mese, dal 4 maggio, il Presidente del Consiglio definisce i numeri incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche e le strutture ospedaliere non sono in sovraccarico. In tutte le regioni il trend è in diminuzione. Conte commenta “Bella e meritata la socialità ritrovata nelle piazze“, e ricorda che “Se possiamo permetterci di riavviare le attività è perchè molti sacrifici sono stati fatti“.
Conte rinnova le scuse per i ritardi e ammette un sistema burocratico inefficace
Superata la prima fase di una crisi sanitaria, “Ora dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica” spiega Conte. Ricorda che sono stati stanziati 80 miliardi, e rinnova le scuse per i ritardi nell’arrivo dei pagamenti. Il Presidente ammette l’esistenza di un apparato statale non pronto a gestire una tale emergenza in così poco tempo. E’ consapevole che ancora molti siano i settori sono in sofferenza, tra turismo, spettacolo e commercio. Serviranno nuove misure efficaci per intervenire.
Un nuovo progetto di rinascita insieme all’Europa
Il Presidente del Consiglio precisa che la crisi sarà occasione di rilancio, per risolvere problemi strutturali dello Stato presenti già da tempo. La commissione europea ha proposto 750 miliardi con il Recovery Fund, con risorse consistenti a favore dei Paesi più colpiti, tra cui l’Italia. Il piano di rinascita, il cosiddetto Recovery Plan, è già in corso e sarà l’occasione per misurare “La forza del sistema Italia“. Tra le proposte per un necessario progetto di rinascita, Conte dichiara che si sta già lavorando per:
- modernizzare, digitalizzare e incrementare pagamenti elettronici
- capitalizzare per sostenere e consolidare le imprese
- strutturare il piano industriale e rilanciare investimenti pubblici e privati superando burocrazia
- incrementare un’economia sostenibile
- creare nuovi posti di lavoro per i ricercatori, in modo da incentivare gli italiani all’estero a ritornare
- attuare riforme dal punto di vista civile e penale: non è accettabile utilizzare un codice civile così antico, che rende difficile agli imprenditori investire nel nostro Paese
- intraprendere una riforma fiscale, perchè l’attuale sistema è inefficiente e inadeguato.
Il progetto di Paese è impegnativo, ma la somma messa a disposizione dall’Europa sarà utilizzata come risorsa per l’intero Paese, non certo per il Governo in carica, in vista di un progetto lungimirante. Conte annuncia la convocazione di Palazzo Chigi per un confronto aperto sulle nuove proposte e sulle nuove idee. “Per questo cambiamento serve coraggio, lungimiranza e determinazione”, conclude Conte.