La dinastia degli Steelers negli anni ’70

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Di Redazione Metropolitan

La storia dei Pittsburgh Steelers, dalla fondazione fino ai tanto attesi successi degli anni Settanta.

Una squadra per Pittsburgh

Durante il decennio del 1920 la lega cercava, in maniera quasi ossessiva, una squadra che si stanziasse in Pennsylvania. I motivi per i quali la NFL voleva fortemente una franchigia in quello Stato erano principalmente due. Insieme a Philadelphia, Pittsburgh componeva la coppia delle metropoli della Pennsylvania. Una lega ambiziosa come la NFL non poteva non avere una squadra nello Stato che all’epoca contava nove milioni di abitanti. Inoltre, Pittsburgh già possedeva una cultura della palla ovale, dovuta alla popolarità dei Panthers, squadra collegiale locale. I presupposti per un team professionistico di successo dunque non mancavano. Ad impedire tutto ciò erano le “Blue laws“. Conosciute anche come “Sunday laws“, queste leggi bandivano ogni evento sportivo domenicale per motivi religiosi, obbligando ad osservare il sacro giorno di riposo. Quando furono “ammorbidite” nel 1933, nello stesso anno nacquero i Pittsburgh Pirates e i Philadelphia Eagles.

Il veggente Chuck Noll

Arthur Rooney, detto “il capo”, fu il fondatore della squadra di Pittsburgh. Inizialmente la franchigia prese il nome dalla squadra di baseball della città, i Pirati, per poi diventare definitivamente “Steelers” nel 1940. I primi 40 anni di storia della franchigia furono caratterizzati da continui insuccessi. Tra il 1933 e il 1971 Pittsburgh concluse appena otto stagioni con un record positivo, qualificandosi solo in un’occasione per i Playoff. Gli anni della tanto attesa svolta furono il 1973 e il 1974. Da tre stagioni gli Steelers avevano ingaggiato Chuck Noll come allenatore. Il coach, che siederà sulla panchina nero-oro fino al 1991, dimostrò fin da subito di aver un fiuto speciale per i giovani talenti. Dopo grandi colpi ai Draft 1970, 1971 e 1972, Noll si superò in quello del 1974. Gli Steelers chiamarono Lynn Swann, Jack Lambert, John Stallworth e Mike Webster. Tutti e quattro i giocatori verranno poi inseriti nella Hall of Fame. Questi campioni formarono lo zoccolo duro della dinastia degli Steelers che, dal 1975 al 1980, conquistarono ben quattro Super Bowl. Grazie alle profetiche scelte di Chuck Noll, Pittsburgh creò una delle più grandi squadre della storia di questo sport.

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