Bene o male il doppio passaggio nella skincare lo conosciamo tutti. Ma se applicassimo la doppia detersione ai capelli? Il trend arriva da diverse creator su Tik Tok e sta già spopolando la moda. Dopo l’uso di detergenti per bambini, il mondo del web è sempre alla ricerca di nuovi metodi per combattere la cute grassa. Ma vediamo come si può applicare questo principio anche al cuoio capelluto.

Come si fa la doppia detersione capelli?

Il principio è sempre lo stesso: un passaggio con detergente oleoso e un passaggio con detergente schiumogeno. Per quanto riguarda il secondo prodotto, potenzialmente tutti gli shampoo in commercio sono schiumogeni. Sia che si tratti di prodotti da supermercato, sia che si tratti di prodotti di fascia di prezzo più alta, o da salone. Questo ci fa capire che si può usare un comune shampoo di quelli che possediamo in casa.

Per quanto riguarda il prodotto oleoso, ne esistono tanti in commercio. Sicuramente con un prezzo più alto rispetto ai classici prodotti, se ne trovano parecchi. Il più famoso è sicuramente il Restivoil, che segue il principio di idratazione della cute per non andare a stimolarla ulteriormente e causare maggiore produzione di sebo. Adatto anche a forfora e dermatite, in quanto idrata il cuoio capelluto. Altri brand sono poi La Roche Posay, con una linea specifica “Lipikair”, ma anche Bionike e Vea.

Come fare questo passaggio?

La doppia detersione prevede che il passaggio con il prodotto oleoso vada ad agire sullo sporco e sulle impurità. Per il principio di affinità, l’olio attira l’olio e questo prodotto permette di raccogliere non solo il sebo accumulato, ma anche tutti gli oli di eventuali prodotti di styling (o impacchi, se fatti in precedenza). Inoltre, il fatto che questo prodotto non faccia schiuma, tende a dare meno la sensazione di secchezza alle lunghezze tipica del post shampoo. Molti parrucchieri infatti consigliano di limitare lo spargimento dello shampoo solamente alla cute.

Nel secondo passaggio invece, lo shampoo schiumogeno va ad attirare i residui e a lavare in profondità cute e lunghezze. Tantissimi parrucchieri poi consigliano già di base il doppio shampoo: il primo per purificare e lavare meglio la cute, il secondo per andare a purificare le lunghezze e togliere ulteriori residui di sporco. In generale, la teoria per cui lavare meno i capelli li “educherebbe” sembrerebbe essere ormai superata. Questo perché, soprattutto in città, i capelli raccolgono non solo il sebo naturale dei capelli, ma anche tantissima polvere e smog: i bulbi capillari possono andare a “tapparsi” a causa di sebo e sporco causandone, nei casi peggiori, la caduta.

Marianna Soru

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