Una doula è una figura di supporto che fornisce assistenza emotiva e fisica durante la gravidanza, il parto e il postpartum: inquadriamola in ottica femminista.

A volte, anzi spesso, come donne si può essere spaventate all’idea del parto e della maternità. A volte, non sempre si può contare sulla famiglia. Altre volte addirittura non si può nemmeno contare sul partner. Molte donne affrontano da sole quella che è un’esperienza forte come quella del parto e della maternità. Nasce, o meglio emerge più chiaramente, la figura della doula. Vediamo cos’è.

La sua storia nasce negli USA alla fine del secolo scorso. Durante alcuni studi sull’importanza del pelle a pelle nell’immediato post parto, i ricercatori americani Klaus e Kennell si accorsero, in modo del tutto incidentale, dell’effetto positivo della presenza di una “compagna” durante il travaglio e il parto. A questa figura fu dato – per l’appunto – il nome Doula, su suggerimento dell’antropologa Dana Raphael, che a sua volta aveva scelto questo termine per indicare le madri che nelle Filippine ne assistono altre nell’allattamento e nella cura del neonato.

Anzitutto premettiamo che le doule non sono professioniste mediche. Come figure professionali possiamo dire che non sostituiscono l’ostetrica o il medico: piuttosto diciamo che lavorano in collaborazione con loro per garantire alla donna un’esperienza di maternità positiva e soddisfacente.

Doula, parto e gravidanza:

Durante la gravidanza, la doula aiuta la donna a prepararsi al parto. Il suo ruolo sarebbe quello di fornire informazioni su tecniche di respirazione, posizioni per il parto, alimentazione e cura del neonato. Oltre al supporto medico è tenuta a offrire anche supporto emotivo e psicologico. La doula quindi si dispone per aiutare la donna ad affrontare le paure e le preoccupazioni legate alla gravidanza e al parto.

Durante il parto, la doula dovrebbe poi fornire sostegno emotivo e fisico alla donna e alla coppia attraverso l’aiuto alla donna a trovare posizioni confortevoli per il parto, o aiuti nelle tecniche di respirazione profonda. Non è un medico ma può aiutare a comunicare con il personale medico e a capire le procedure mediche.

Dopo il parto, la doula non esaurisce il suo ruolo: può supporto emotivo e pratico alla madre e al neonato. Il suo obiettivo è quindi quello di offrire un sostegno empatico e non giudicante. È importante sottolineare che la Doula non è un sostituto dei professionisti sanitari, bensì una figura complementare che si concentra sul benessere globale della donna e sul sostegno alle sue scelte informate durante il percorso della maternità.

Il suo ruolo si concentra sull’ascolto attivo, sull’empatia e sulla rassicurazione delle mamme, aiutandole a navigare attraverso le sfide e i cambiamenti pratici ed emotivi che accompagnano la gravidanza, il parto e il post-partum.

Un aiuto in più:

La presenza di una doula durante il parto è stata associata a una serie di benefici per la madre e il neonato. Tra i vari vediamo un minor tasso di interventi medici, un maggiore tasso di allattamento al seno e una maggiore soddisfazione della madre per l’esperienza del parto.

Uno dei contributi più preziosi che una Doula può apportare in gravidanza, è dare valore a ciò che la madre sente e percepisce, nutrendo così la sua fiducia nelle proprie sensazioni. Questo le tornerà molto utile al parto e, successivamente, nell’accudimento del bambino. Certi tipi di assistenza alla gravidanza e al parto, purtroppo, possono invece sortire l’effetto totalmente contrario e intaccare questo ascolto interiore, andando a rinsaldare il senso di incapacità e inadeguatezza e generando quindi poi ansia e paura. Stare accanto ad una madre in questa fase, significa quindi creare un ambiente empatico e accogliente, nel quale la donna si senta libera di esprimere le proprie emozioni, i timori, le paure e le preoccupazioni legate alla gravidanza, in modo tale da mantenere uno stato d’animo positivo e favorire un’esperienza di nascita più gratificante.

In sintesi, la doula è una figura di supporto preziosa per le donne durante la gravidanza, il parto e il postpartum. Fornisce assistenza emotiva e fisica, aiuta a ridurre l’ansia e lo stress e può contribuire a garantire un’esperienza di maternità positiva e soddisfacente.

Ma la doula è una “rivoluzione bianca”?

l termine “Doula” deriva dal greco antico e significa “serva”. Molti articoli lo traducono con “colei che aiuta” e in effetti potrebbe anche tradursi così. La figura della Doula potrebbe effettivamente rivoluzionare la vita di molte donne che trovano varie difficoltà nel corso della loro esperienza come madri.

La Doula è una figura dalle mille potenzialità ma anche dai molteplici limiti. Anzitutto viene da pensare che se la genitorialità fosse una responsabilità effettivamente condivisa all’interno di una coppia questo non accadrebbe. Perchè fortse non sarebbe così imponente il carico di fatica nella cura che invece investe la madre. Proponendo una prospettiva equa e orizzonatale di co-genitorialità forse questo problema non si presenterebbe.

Tornando invece al problema in sé, sorge spontaneo un altro dubbio: il salario della Doula. Chi può permettersi una balia? O ancora: quale tipologia di donna farà questo lavoro? Il timore che questo problema, che è un problema delle donne, possa diventare poi anche (ancor più) un problema di classe è sicuramente una domanda che dovremmo porci.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine