La gonna di tulle di Carrie Bradshaw va all’asta per combattere l’AIDS

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Di Redazione Metropolitan

La famosa gonna di tulle bianco indossata dalla protagonista Carrie Bradshaw in “Sex and the City” andrà all’asta per una nobile causa. I ricavi saranno infatti destinati all’organizzazione “Housing Works” impegnata nella lotta contro l’AIDS.

Da “Sex and the City” all’asta, la gonna di Carrie Bradshaw per combattere l’AIDS

Nella sigla iniziale di “Sex and the City” l’attrice Sarah Jessica Parker, Carrie nella serie, cammina per le strade di New York indossando una gonna di tulle ispirata ai tutù della danza classica. Il capo, come tutti quelli indossati dalla protagonista, è diventato iconico al punto di entrare nell’armadio di centinaia di fan della serie.

La prossima settimana la celebre gonna a balze andrà all’asta per volere della costumista della serie. Patricia Field ha infatti deciso di donare uno dei capi della tv più iconici di sempre per una giusta causa. I proventi dell’asta saranno destinati a “Housing Works“, un’organizzazione no profit newyorkese che aiuta i malati AIDS e i senzatetto. L’asta fa parte della raccolta fondi annuale di “Fashion for Action“, l’evento dove capi di boutique newyorkesi vengono venduti con sconti fino all’80% sul prezzo originale per sostenere le attività dell’ente no profit.

La gonna indossata da Carrie nella sigla di apertura di “Sex and the City”. © Vanityfair.it

La storia dell’iconica “tutu skirt”

Nella sigla di apertura di “Sex and the City“, andata in onda tra il 1998 e il 2004, la protagonista Carrie Bradshaw indossa la famosa gonna di tulle abbinata a un top aderente rosa. La costumista Patricia Field all’epoca non si aspettava un successo così grande per la “tutu skirt”. Infatti, in un’intervista ha raccontato che il capo è diventato celebre quasi per caso:

Mi trovavo in qualche showroom e vidi un cesto di pezzi a circa 5 dollari ciascuno […]. Afferrai quella gonna di tulle e pensai: ‘Prendiamola. Vedremo’.

La gonna incontrò subito l’entusiasmo di Sarah Jessica Parker, famosa anche per i suoi look stravaganti ed eclettici durante gli eventi mondani. Insieme la Parker e la Field pensarono di abbinarla ad un pezzo semplice e classico, come un top o una t-shirt e alla fine scelsero un top a canottiera color rosa cipria.

Nonostante l’entusiasmo dell’attrice e della costumista, il look non convinse subito i produttori della serie, che lo ritenevano troppo “uncoventional”. Secondo la produzione la scelta dell’outfit era inadeguata per apparire nella sigla di apertura e avrebbero preferito qualcosa di più tradizionale, ma alla fine vinse l’idea della costumista.

Patricia Field era convinta della sua scelta perché “se la serie poi avesse avuto successo, il look in apertura sarebbe dovuto durare nel tempo“. Perciò quel look fuori dall’ordinario, indossato dalla Parker con molta disinvoltura, era stato pensato dalla costumista con un obiettivo ben preciso: non essere etichettato come un capo anni Novanta, ma diventare un evergreen capace di trascendere il susseguirsi delle decadi e delle stagioni nel sistema moda.

Giulia Panella

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