Sono molti i quadri famosi che rappresentano il coraggio di esprimersi. Attraverso il pennello questi artisti hanno trovato il coraggio di andare oltre la censura ed esprimere il coraggio e l’indipendenza nelle loro opere. Molti pittori hanno dedicato a questo tema i loro dipinti, suscitando stupore e clamore. Tra arte e libertà vi descriviamo le cinque opere più significative che esprimono la lotta all’oppressione e inneggiano all’indipendenza.
La libertà che guida il popolo: il connubio tra arte e libertà
“La Libertà che guida il popolo” è un olio su tela di Eugène Delacroix, uno dei massimi esponenti del romanticismo. Rappresenta, con tutte le sue caratteristiche, la rivoluzione parigina avvenuta nel luglio 1830. Il dipinto è stato realizzato nell’ottobre del 1830 ed è esposto al Museo del Louvre a Parigi. Il quadro è ispirato a “La zattera della Medusa” di Géricault, per cui lo stesso Delacroix aveva posato. Ritrae un’istantanea di una delle quattromila barricate parigine, alzate durante la seconda giornata della rivoluzione dei tre giorni. I parigini si ribellarono contro le autorità nelle cosiddette Tre gloriose giornate. Il governo di Polignac infatti instaura una politica spiccatamente rigida, che andava a favorire l’aristocrazia terriera. Questo scatena la furia del popolo. Carlo X è costretto ad abdicare e si instaura la monarchia di Luigi Filippo. Nel quadro la libertà viene espressa dalla donna raffigurata al centro del quadro, che sventola la bandiera francese.
La guida del popolo e il coraggio della lotta contro la monarchia
Ella viene dipinta con il seno scoperto, impugnando con fermezza un fucile.La figura femminile ha lo sguardo rivolto ai compagni che stanno combattendo, e funge come da guida del popolo. In primo piano compaiono i corpi dei deceduti rivoluzionari, raffigurati in maniera estremamente reale. E’ ritratto anche un uomo che indossa un cappello e impugna un fucile, riconducibile alla figura del pittore stesso. A destra della donna un giovane armato rappresenta il coraggio della lotta contro la monarchia, i critici ipotizzano che questo sia Felix Guillermardet. Nell’opera traspare la paura della morte sui visi dei popolani divenuti soldati. Sullo sfondo si scorgono le torri di Notre-Dame, immerse nel fumo della battaglia. I colori del quadro ci appaiono spenti, l’unico colore acceso è dato dai colori della bandiera francese. L’opera è stata acquistata dopo la sua prima esposizione dal governo francese per circa 3.000 franchi.
La grande Famiglia, la pace all’interno della tempesta
L’opera di Magritte “La grande famiglia”, dipinto olio su tela del 1963, fu oggetto di grande stupore e scandalo, in quanto non ritrae affatto l’immagine di una famiglia. Il quadro rappresenta infatti un cielo scuro coperto di nuvole, con in primo piano un mare turbolento. Solo all’orizzonte si intravede il sereno. Nel quadro viene ritratta una colomba in volo, simbolo di libertà, come una finestra all’interno del quadro e proveniente da un’altra dimensione. Il cielo all’interno della colomba appare sereno e luminoso. Vi è quindi un quadro all’interno del quadro stesso, tipico degli artisti surrealisti.
Il cielo nella colomba appare azzurro con qualche nuvola bianca e i toni sono particolarmente chiari.
Il dipinto rappresenta l’armonia all’interno della discordia, valori presenti in qualsiasi famiglia. L’uccello può raffigurare l’amore all’interno del nucleo familiare. Si crea un contrasto tra l’ambiente triste e il simbolo dell’uccello in primo piano, come significato di pace. Viene rappresentato un filo sottile che collega la serenità alla tempesta, due realtà quasi sempre intersecate. L’immagine della colomba ritorna spesso nel pensiero artistico di Magritte come il nido e la maternità. Il nido non è presente nel quadro ma la colomba rappresenta la madre, simbolo assoluto di famiglia.
Il quarto stato, la consapevolezza della libertà
Di Giuseppe Pellizza “Il quarto stato” è realizzato nel 1898 ed è esposto alla galleria d’arte moderna di Milano. Viene raffigurato un gruppo di lavoratori che sta protestando all’interno di una piazza, probabilmente di Vopledo. La marcia si muove lentamente, sicura della propria vittoria, accompagnata dal ceto borghese. In primo piano ritroviamo due uomini ed una donna con un bambino piccolo in braccio. La donna raffigurata ha le sembianze della moglie dell’autore, Teresa. Ci appare scalza mentre invita i manifestant a seguirla.
Accanto a lei troviamo un uomo di circa trentacinque anni, un operaio che guida anch’egli la folla, con una mano sulla cinta e l’altra intenta a reggere la giacca. Il terzo uomo in primo piano, risulta essere più anziano, con la giacca appoggiata su una spalla, barba lunga e cappello. Il quadro esprime i diritti civili dei contadini, in una situazione molto realistica. La manifestazione si svolge con pacatezza e questo traspare dalla naturalità del movimento degli astanti e anche dalla presenza dei bambini che li accompagnano.
Il bacio dei poliziotti di Bansky, un messaggio di libertà contro l’omofobia
Il famoso murale di Bansky, realizzato nel 2004, ha creato molto scalpore. L’autore non è nuovo infatti alla provocazione. Qui l’immagine vuole ritrarre l’omosessualità contrapposta nei confronti dell’autorità. È una rappresentazione che vuole creare una forte riflessione nel pubblico che la guarda, dove è ritratta l’omosessualità in ambito militare. Situazione che è molto spesso nascosta per motivi lavorativi. L’opera è battuta all’asta di Miami e venduta per 420.000 € da un acquirente anonimo.
Il murale negli anni ha subito parecchi danneggiamenti e il bacio dei poliziotti è così trasferito su tela. Al suo posto è instaurato un facsimile. L’opera è diventata il precursore dei graffiti che l’autore ha poi effettuato sul muro che divide Israele dalla Cisgiordania. Qui Bansky disegnò dei bambini che perquisiscono alcuni poliziotti. Egli è infatti grande sostenitore da sempre di libertà e di messaggi contro la guerra e il razzismo.
Bedtime Aviation di Rob Gonsalves, dove il sogno diventa realtà
L’autore di “Bedtime Aviation” ci porta nel mondo dei sogni e nel suo realismo magico. Nel quadro olio su tela vengono contrapposte realtà e fantasia. L’opera ci spiega che anche tra le mura di casa è possibile volare con le ali dei sogni. Attraverso l’immaginazione appunto viene raffigurato un letto che diventa uno sfondo di cielo e campagna. La libertà espressa dal pittore è quella di poter fantasticare e di lasciarsi andare alla fantasia. Sono raffigurati dei bambini che, pur trovandosi nella loro stanza da letto, riescono a spiccare il volo e a sorvolare con le ali dell’immaginazione interi campi e immense montagne.
In primo piano troviamo una giovane donna, vestita soltanto della sua camicia da notte, che spicca il volo insieme ad un aeroplano, il quale vola a fianco a lei. I suoi fratelli, che erano intenti a dormire, vengono svegliati e cercano di raggiungerla, spiccando il volo anche loro. Punto focale del quadro diventa il sogno che si avvicina al reale, tramite il surrealismo dell’artista. Attraverso la libertà di poter immaginare, la realtà stessa può trasformarsi in un sogno.
Sabrina Baiocco
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