
Forse non tutti sanno che il conduttore radiofonico Gianluca Gazzoli ha avuto seri problemi al cuore, in passato, quando era solo un ragazzo di quindici anni. Per colpa di insidiosissime aritmie cardiache, Gianluca aveva dovuto convivere con gravi disagi e fare i conti con preoccupazioni serie e costanti. Per questo motivo il famoso speaker, all’epoca ancora teenager, fu costretto a rivolgersi a degli specialisti per farsi impiantare nel petto un defibrillatore grazie al quale il cuore potesse tornare a battere al ritmo giusto, in caso di emergenza. Per quasi vent’anni della sua vita, tuttavia, Gianluca Gazzoli non ha mai parlato della malattia, probabilmente per riservatezza e per pudore, ma poi ad un certo punto del suo percorso ha sentito l’esigenza di condividere col pubblico il suo vissuto.
Gianluca Gazzoli: “Aspettato tanti anni per parlare della malattia, ecco perché”

“Ho aspettato diciassette anni per parlarne per una mia forma di pudore. Quando ero più piccolo non volevo far vedere agli altri la mia debolezza né volevo sentirmi diverso. Non volevo mostrare a nessuno questa cosa e non dare spiegazioni”, ha spiegato Gianluca sulle pagine de ilfattoquotidiano.it, in occasione di un’intervista di qualche tempo fa. “Poi – ha continuato Gazzoli – crescendo anche per il tipo di percorso che ho voluto fare nel mondo dell’intrattenimento non volevo che si pensasse che volessi utilizzare questa storia per ottenere compassione dagli altri e sentirmi ‘speciale’ “. Tuttavia, aprendosi a persone a lui vicine, in seguito, Gianluca ha compreso l’importanza di condividere con il mondo la sua personale esperienza e in qualche modo fungere da esempio per gli altri: “Sì perché ho capito che potevo dirlo e condividere la mia esperienza di vita”
Gianluca Gazzoli, noto conduttore soprattutto radiofonico, per 17 anni ha nascosto di avere una malattia cardiaca. Lo ha rivelato ieri sabato 24 aprile nel salotto di Verissimo: “Non volevo far vedere agli altri la mia debolezza né volevo sentirmi diverso”, ha detto. Poi il lungo racconto di una storia travagliata: “Giocavo a basket, avevo più o meno 14 anni e mi sentivo la tachicardia. Ma fortissima. A quell’età forse l’ho vissuto anche con un po’ di incoscienza”. Ciò ha reso necessario l’impianto di un defibrillatore nel torace in grado di salvarlo con delle scosse in caso di bisogno. La sua patologia, infatti, provoca un numero molto alto di battiti al minuto. Una condizione complessa, che può essere anche letale.
Quindi ha spiegato: “Io ho sfidato il defibrillatore. Mi dicevo: ‘Ma va, non ho niente’. Poi sono andato a fare una partita che non avrei dovuto fare, ho nascosto il mio certificato medico in fondo a quello degli altri e durante la partita il defibrillatore si è azionato. In quel momento senti un’esplosione interna, ti ribalta letteralmente. Sono tornato a casa in lacrime”. Crescendo, ha cercato di accettare la patologia ma un episodio in particolare lo ha traumatizzato: “Esco di casa con la mia fidanzata del tempo Giulia, avevo 21 anni. Torniamo a casa e troviamo sua madre, che aveva un pacemaker, morta. A quel punto, oltre al dolore per lei e per la sua famiglia, ho pensato: ‘Può succedere anche a me. Sono vulnerabile’. Da lì ho avuto attacchi di panico per un anno intero“.
Oggi Gianluca ha 32 anni, è sposato, ha una figlia di 2 anni e convive ormai con questa condizione. Videomaker, attivissimo sui social, presto potrebbe sbarcare in tv come conduttore della prossima edizione di X Factor. Gianluca è pronto a viversi tutte le cose belle che il futuro può offrirgli.