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La maledizione dell’onore: tra demoni e samurai

La maledizione dell’onore di David Annandale. Un romanzo edito da Asmodee Italia – Aconyte Books e ambientato per la prima volta nell’universo del gioco di carte  La Leggenda dei Cinque Anelli. Tra le pagine del libro si legge la fantasia di un mondo avventuroso e sinistro, in cui agiscono samurai e demoni misteriosi. Qui su MetroNerd avviciniamo anche i potenziali lettori che non conoscono questo mondo.

Una trama di demoni e maledizioni

La maledizione dell'onore

Ispirato al Giappone Feudale (e, in parte, anche ad altre parti dell’Asia orientale), La maledizione dell’onore si sviluppa in un universo fantasy introdotto per la prima volta 25 anni fa con il gioco di carte collezionabili Legend of the Five Rings e, successivamente, esplorato attraverso giochi da tavolo, carte e giochi di ruolo. 

Nelle Terre dell’Ombra regnano i demoni. Le alte montagne separano questi luoghi misteriosi dall’Impero di Smeraldo e il Castello dell’Alba lo protegge. Haru, giovane membro di una famiglia aristocratica, vuole a tutti i costi mostrare il suo valore e difendere la sua posizione. Al centro della trama c’è la scoperta di una città leggendaria da parte del nostro eroe. Arroganza e orgoglio in lui si accendono. Ben presto, diventa ossessionato dalla stessa città. Vede in quel luogo una possibilità per riscattarsi e dimostrarsi finalmente degno del suo nome. Tuttavia, la spedizione avviata per esplorarla, si conclude nel peggiore dei modi. Un solo samurai sopravvive e fa di ritorno  al castello per raccontare della scomparsa di Haru.

Spetta ad Ochiba, una valorosa combattente, cercarlo.

Dopo il ritrovamento, Haru è diverso, una maledizione è in corso, qualcosa di maligno si è scatenato. Una serie di morti misteriose incombono e sulla sua famiglia prende piede la sventura.

L’ambientazione che accoglie il lettore

Il libro si concentra sui samurai di Rokugan, sui loro conflitti sia esterni che interni ed esplora i temi di onore, gloria e tragedia.

Sebbene l’Impero di Rokugan abbia sette grandi clan e tanti altri minori, La Maledizione dell’Onore non racconta la storia di Rokugan nel suo insieme, e nemmeno di un unico clan. Anzi, si svolge in un’unica roccaforte del Crab Clan. I Crab hanno il compito di essere la prima linea di difesa dell’Impero contro le Terre dell’Ombra, che rappresentano una minaccia fisica significativa, ma anche spirituale, in grado di distruggere la mente e l’anima insieme al corpo. Grazie a questo focus più ristretto, La maledizione dell’onore non chiede al lettore di entrare nel romanzo conoscendo già l’ambientazione. Al contrario, lo accompagna senza pretese.

La maledizione dell’onore: coinvolgente e cupo

Annandale ci fornisce una narrativa coinvolgente, suggestiva e sapientemente ritmata. Non manca il suo occhio attento per la caratterizzazione dei personaggi. Essi sono completamente tridimensionali e reagiscono secondo i costumi, la cultura e le norme sociali dell’ambientazione dei Cinque Anelli, rispondendo contemporaneamente alle esigenze della trama in senso stretto. 

Per fare un solo esempio, quando Haru viene introdotto nei momenti di apertura del romanzo, siamo in grado di capire le sue motivazioni e i difetti del suo carattere in poche pagine. È arrogante, esigente, un guerriero esperto e un viaggiatore, in grado di prendere decisioni calcolate sulla base della sua personale esperienza.

Dai passi di montagna avvolti dalla neve, ai corridoi infestati dagli spiriti, passando per le complesse lotte di potere tra clan e famiglia, questa è una storia in cui non c’è un terreno sicuro e stabile, nessun posto dove i personaggi possano riposare. Proprio in questo senso di instabilità si nasconde la forza del romanzo.

È un fantasy in cui predomina un’atmosfera cupa e invernale che conferisce alla narrazione un tono costantemente oscuro.

Consigliamo il romanzo a chi desidera addentrarsi in un mondo di leggende e onore e, in cui i valori servono per combattere.

Articolo di Sofia Pucciotti

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