Cronaca

La maratona dell’uragano Harvey

Da quando l’uragano Harvey, il 23 agosto, si è abbattuto in Texas, si ha dibattuto molto, capito poco e, di conseguenza, agito ancor meno. Questo articolo non pretende certo di risolvere la catastrofe, ma forse permette un po’ di chiarezza. Perchè le calamità naturali accadono, evidentemente, ma nulla è dato dal caso.

Alcuni dati

Secondo gli ultimi aggiornamenti del New York Times (il quale dispone di un’intera squadra di giornalisti sul campo), trentotto sono i morti – e innumerevoli i feriti – di cui è responsabile la tempesta. Nella contea di Harris, che include Houston, il 30 per cento della terra resta sommersa dall’acqua. Più di un trilione di galloni di pioggia in quattro giorni, sufficiente a “riprodurre le cascate del Niagara per 15 giorni”, dichiara il il metereologo Jeffrey Lindner.

Harvey, non accontentandosi del Texas, ha anche colpito la Louisiana, dove la popolazione è stata avvertita tramite  avvisi e orari previsti dell’alluvione. Esperti del National Hurricane Center hanno infatti informato i locali su come far fronte alla gettata. I funzionari hanno cercato di rassicurare gli immigrati illegali sul fatto che, vista l’emergenza, non saranno condotti controlli presso i rifugi e gli ospedali di Houston.

Come e chi aiutare?

A un enorme sforzo da parte dei numerosi volontari, risponde un’incerta direzione del comando

U.S. President Donald Trump and first lady Melania Trump depart the White House in Washington on their way to view storm damage in Texas, U.S., August 29, 2017. REUTERS/Kevin Lamarque

governativo ufficiale. Il presidente Trump ha visitato il Corpus Christi martedì, a testimoniare l’impegno statale, che si conferma tuttavia ancora molto poco incisivo. L’arrivo di Trump e la moglie è stato inoltre enormemente criticato dai connazionali attraverso i social. Sono stati definiti senza giri di parole “nauseabondi”, a causa del mancato interessamento nella vicenda (sottolineando inoltre l’abbigliamento poco consono di Melania). 

 

Circa 950 persone hanno trovato rifugio presso Sant Antonio. Attraverso la stampa liberale è possibile far sentire il proprio sostegno anche da lontano, inviando parole di conforto e incoraggiamento a tutti coloro che sono stati colpiti ingiustamente dall’accaduto. Sono nati inoltre fondi monetari online come l’Hurricane Harvey Relief Fund, l’Houston Food Bank, il Galveston County Food Bank e il Food Bank of Corpus Christi, che accettano qualsiasi tipo di donazione.

 

 

 

An elderly woman in a wheelchair is rescued from the flood waters of tropical storm Harvey in east Houston, Texas, U.S., August 28, 2017. REUTERS/Jonathan Bachman

Perchè proprio a noi?

Davanti a una tragedia come questa, con ben pochi precedenti, sorge spontaneo un certo sentimento d’ingiustizia e d’impotenza. Perchè “non è giusto” che queste persone, non essendo in alcun modo responsabili, perdano la vita e la casa.

Nulla togliendo alla loro innocenza, vi invito a riflettere. In risposta a queste inondazioni record, gli scienziati hanno spiegato che l’elevata quantità di piogge è dovuta all’aumento delle temperature. Secondo Kevin Trenberth, l’impatto umano potrebbe essere responsabile del 30% delle piogge di Harvey. Le ricerche hanno infatti indicato un’associazione tra l’uragano e il cambiamento climatico causato dall’uomo.

Evidentemente, se l’uomo continua a inquinare perche’ sordo ai mille avvertimenti, qualcuno deve prendere provvedimenti. Barack Obama aveva, in effetti, provato ad anticipare i tempi, attraverso un progetto di infrastrutture capaci di rallentare le conseguenze del cambiamento climatico. Dal 2015 nessuno ha voluto dare forma a tali disegni rimasti quindi ineseguiti. A Ferragosto del 2017 il nuovo presidente, sicuramente meno curante di un pianeta in rivolta, ha annullato il decreto del suo predecessore.

Quello che sta accadendo oggi in America resta senza ombra di dubbio un fatto terribile. Tuttavia, se analizzato con coscienza, si osserva l’interazione tra i fenomeni naturali e la gestione irrazionale delle risorse ed, onestamente, non resta più spazio per la fatalità. Se accettiamo che la scienza spieghi e che il mondo non sia in balia del caso, dobbiamo ammettere a noi stessi che in un modo o nell’altro siamo tutti equamente responsabili della corsa di Harvey.

REFILE – CLARIFYING LOCATION Andrew Mitchell helps his neighbor Beverly Johnson onto a rescue boat to escape the rising flood waters from Tropical Storm Harvey in Beaumont Place, Houston, Texas, U.S., on August 28, 2017. REUTERS/Jonathan Bachman TPX IMAGES OF THE DAY

 

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