La moglie di Navalny rivela: “Sappiamo perchè Putin lo ha ucciso e lo diremo presto”

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Di Redazione Metropolitan

Sul suo canale X, Yulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny, dissidente russo morto negli scorsi giorni, ha lanciato un messaggio annunciando di proseguire l’opposizione politica portata avanti dal marito nei confronti di Vladimir Putin e affermando di conoscere i motivi della morte dello stesso Navalny: “Sappiamo perché Putin lo ha ucciso e lo diremo presto. Ha voluto uccidere insieme a lui le nostre speranze, la nostra liberà e il nostro futuro”. Fonte video Profilo X Yulia Navalnaya

Yulia Navalnaya ha 47 anni e si è sposata con Alexei Navalny nel 2000. Con lui ha avuto due figli, Dasha (Daria) che ha 23 anni e studia negli Stati Uniti e Zakhar che ha 15 anni. Ha studiato economia all’Università Russa dell’Economia Plekhanov e ha lavorato per un periodo in banca prima di dedicarsi in tutto e per tutto ad appoggiare la carriera politica del marito. Per questo era nota come la “first lady dell’opposizione russa” e lei, negli anni in cui Navalny è riuscito nell’impresa di riunire il fronte dell’opposizione creando una reale alternativa al regime di Putin, si è sempre comportata come tale supportando il marito come moglie devota. Le cose, però, sono iniziate a cambiare quando, nel 2020, suo marito è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Omsk per un sospetto avvelenamento. Lì Navalnaya ha iniziato a far sentire la sua sua voce, si è battuta perché suo marito venisse portato in Germania per essere curato, gli è stata accanto, ha attaccato pubblicamente il regime ed è poi tornata in Russia con il marito nel 2021 per continuare a sostenerlo anche negli anni di detenzione. Per questo l’analista pilitico Konstantin Kalachev ha scritto che “Da moglie di un politico, lei stessa sta diventando una politica”.

Navalny condannato

Dopo anni in cui ha evitato i riflettori, oggi Navalnaya ha un milione di follower su Instagram e sta abbracciando con rabbia il suo ruolo pubblico. “Ti amo”, ha scritto nel primo post dopo la morte del marito, pubblicando una foto di loro due abbracciati. Dopo il discorso a Monaco in molti sono rimasti colpiti dal coraggio e dalla lucidità con cui Navalnaya ha agito arrivando a sostenere che, effettivamente, la donna abbia una carica politica ed emotiva in grado di smuovere i suoi interlocutori e riunire l’opposizione ormai frammentata. “Non c’è nessuno, penso, che sia in grado di prendere il posto di Navalny, anche lontanamente”, ha detto al Financial Times Francis Fukuyama, professore all’Università di Stanford, “Yulia è una donna dalla volontà molto forte, quindi forse può prendere il testimone. Ma sarà molto, molto difficile”. Quello che sappiamo è che Navalnaya, dopo la conferenza di Monaco, ha voluto incontrare subito Svetlana Tikhanovskaja, moglie del leader dell’opposizione in Bielorussia candidatasi alle elezioni presidenziali del 2020 dopo l’arresto di suo marito. Oggi, poi, ha postato un video sui profili social del marito in cui è stata molto chiara: continuerà il suo lavoro politico. “Vi invito a stare dalla mia parte”, ha detto, “Per condividere non solo l’angoscia e il dolore. Ma la rabbia”. “Una Russia libera, pacifica e felice, una bella Russia del futuro, quella che mio marito sognava così tanto: questo è ciò di cui abbiamo bisogno”.