La MotoGP torna a Jerez: l’analisi della pista

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Di Redazione Metropolitan

La MotoGP arriva in Spagna per il quarto round della stagione 2021, Si correrà sul tracciato di Jerez de la Frontera. Il circuito è tra i più longevi in calendario e presenta un layout tortuoso con frenate decise. Un totale di 13 curve, 8 a destra e 5 a sinistra, di cui l’ultima è senza dubbio la più iconica.

La MotoGP torna a Jerez

Jerez è da sempre uno degli appuntamenti preferiti dai piloti della MotoGP. Il circuito è infatti ricco di punti che favoriscono i sorpassi e la spettacolarità della corsa. Le ondulazioni dell’asfalto richiedono un setting bilanciato e una moto maneggevole. Il circuito è situato nella zona meridionale della Spagna, a circa 100 km dallo Stretto di Gibilterra. Il clima è dunque mite, con temperature previste tra i 18 °C e i 20 °C.

L’analisi del circuito

Il tracciato ha una lunghezza totale di 4.423 m, con il rettilineo principale di circa 600 m. Le MotoGP arrivano alla curva 1 ad una velocità massima di 286 km/h, per poi giungere alla curva 2, ideale per sorpassare. Con le curve 3 e 4 inizia la grande accelerazione, fino ad un rettifilo da quasi 600 m a 292 km/h. Freni in mano poi per la curva 6, seguita dalle curve 7 e 8, rispettivamente a 160 km/h e 120 km/h. La curva 9 è un altro punto ideale per sorpassare: un doppio destra da 105 km/h. Grande attenzione alle curve 11 e 12, con le quali riprende la fase di accelerazione e stress della spalla destra della gomma, in preparazione alla 13: frenata in 165 m, da 220 km/h a 67 km/h. Proprio quest’ultima staccata è stata negli anni luogo di sorpassi storici.