La prima nave carica di grano è partita dal porto di Odessa

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Di Redazione Metropolitan

La prima nave di grano ucraino ha lasciato il porto di Odessa alle 5,30 Gmt, (ore 7,30 italiane) secondo quanto riferiscono le autorità turche.

La notizia è stata annunciata dal ministero della Difesa turco in una nota. “La partenza della nave mercantile Razoni, battente bandiera della Sierra Leone e carica di mais, lascerà il porto di Odessa diretta in Libano”, ha affermato il ministero, aggiungendo che ora seguiranno altri convogli “lungo i corridoi (marittimi) perché le “procedure sono terminate”. 

È direttamente il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha svolto una riuscita mediazione con l’Onu tra la Russia e l’Ucraina, a svelare i dettagli del piano: ultimati i preparativi al centro di coordinamento congiunto di Istanbul e finite di caricare le navi, le imbarcazioni partiranno e dovrebbero raggiungere il 3 agosto le acque territoriali turche. Le navi che non forniscono informazioni trasparenti sugli scali portuali e disattivano il segnale di movimento non potranno entrare nelle acque territoriali turche.

Una volta a Istanbul, i cargo saranno ispezionati e poi partiranno per la Somalia in un viaggio che potrebbe durare fino a un mese e mezzo. La speranza è che gli oltre 25 milioni di tonnellate di grano rimasto bloccato per mesi nei silos ucraini possano prendere il largo così da liberare spazio per il nuovo raccolto.
L’intesa tra Russia e Ucraina è appesa ad un filo, come ha dimostrato l’attacco ad Odessa il giorno dopo la firma dell’accordo che  Kiev e Mosca hanno siglato separatamente con Turchia e Onu. “I cereali trovano comunque un modo per essere consegnati”, garantisce Zelensky riferendosi alle rotte alternative via terra che si cerca faticosamente di mantenere nonostante la guerra

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