Esteri

Missile russo su un condominio ad Odessa

È di oggi la notizia che vede un missile russo lanciato su un condominio ad Odessa e così provocare circa 17 morti. Si tratta dell’ennesimo attacco ad un sito civile nel corso della guerra in atto.

L’attacco missilistico ad Odessa

Missile russo su un condominio ad Odessa Photo Credits Il Messaggero

Sono quasi 20 per il momento i morti accertati, rimasti vittime dell’attacco all’edificio residenziale di nove piani nella regione di Bilgorod-Dniester. Il numero delle vittime è però in continua crescita e nel solo arco di un paio d’ore questa mattina è salito da 10 a 17, quasi raddoppiandosi. La notizia arriva direttamente da un funzionario locale, il cui report è stato successivamente completato dal portavoce dell’amministrazione militare di Odessa Sergei Bratchuk.

“Il missile ha colpito un edificio residenziale di nove piani, nella regione di Bilgorod-Dniester”, a circa 80 km a sud di Odessa. Nell’edificio, “nove piani di una sezione sono completamente distrutti… I soccorritori hanno già fornito assistenza medica a sette feriti, tra cui tre bambini”. Notizia fondamentale è stata però la comunicazione, sempre da parte del portavoce, dell’individuazione della traiettoria del missile. Quest’ultimo sembra esser stato lanciato da un aereo russo proveniente da Mar Nero e subito dopo un altro missile che aveva già colpito un centro ricreativo.

Sempre più missili russi lanciati sull’Ucraina

Questo nuovo attacco missilistico ad un edificio residenziale arriva proprio a pochi giorni di distanza dall’attentato russo che ha causato la distruzione del centro commerciale di Kremenchuk, nell’Ucraina centrale, ed anche e soprattutto il decesso di almeno 18 civili.

Photo Credits Today
Missili su centro commerciale di Kremenchuck

Sono invece di questa stessa mattina le numerose segnalazioni di esplosioni a Mykolaiv, porto del sud dell’Ucraina fra Odessa e Kherson. A riferirlo è lo stesso sindaco della zona Oleksandr Sienkevych, affiancato dal governatore dell’Oblast di Mykolaiv Vitali Kim. Quest’ultimo ha in particolare comunicato l’arrivo di due missili russi, di cui però solo il primo ha compiuto la missione. Stando alle dichiarazioni rilasciate, il primo missile si è abbattuto contro una fabbrica della città, mentre il secondo è stato invece prontamente abbattuto dalla difesa aerea ucraina e dunque non se ne conosce l’obiettivo.

Aggiornamenti dal fronte diplomatico della guerra

Ci si chiede nel frattempo cosa nel concreto stia facendo la diplomazia per porre fine ad uno strazio andato avanti a sufficienza. A sottostare al peso della responsabilità è in particolare la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la quale dunque più dei suoi colleghi europei è chiamata a rispondere. La Presidente ha negli scorsi giorni rilasciato alcune dichiarazioni che sperava potessero calmare gli animi popolari ed al contempo far desistere il Presidente russo Putin dall’intenzione di continuare ad attaccare per perseguire mire espansionistiche infondate.

“Pensiamo all’eccessiva influenza degli oligarchi sull’economia: a oggi L’Ucraina è l’unico Paese nel partenariato orientale dell’Europa ad aver adottato una legge per spezzare la morsa degli oligarchi sulla vostra economia e sulla vita politica del Paese. E vi lodo per questo”. Questo il discorso in videocollegamento al Parlamento di Kiev, che le è valso una sentita standing ovation, con il quale Ursula von der Leyen ha anche cercato di dare forza a chi si trova coinvolto in prima linea nel conflitto russo. “Ora dovete concentrarvi sull’attuazione di questa legge. In modo giuridicamente corretto, tenendo conto del prossimo parere della commissione di Venezia”, ha aggiunto. A conclusione la Presidente ha affermato: “L’Ucraina ha ora una chiara prospettiva europea ed è candidata ad aderire all’Unione europea. È qualcosa che sembrava quasi inimmaginabile appena cinque mesi fa. L’Europa starà al fianco dell’Ucraina tutto il tempo necessario. Non ci riposeremo finché non prevarrete”.

“Voglio ringraziarla ancora una volta per la sua leadership e per la costruzione di questa relazione storica tra l’Ucraina e l’Europa”. Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi a von der Leyen la congeda.

La Nato chiede concretezza

Mentre però l’Europa continua a muoversi figuratamente rimanendo sempre e comunque sul fronte diplomatico, il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg si sta attivando per aiuti concreti alla nazione ucraina. Per il Segretario infatti l’Ucraina deve ottenere “più armi pesanti ed un equipaggiamento più moderno, che devono essere consegnati più velocemente”. L’obiettivo principale degli aiuti militari, ha spiegato Stoltenberg nel corso di un’intervista alla tv tedesca ZDF funzionale a presentare i risultati ottenuti dal vertice nato a Madrid, è quello di “rafforzare la posizione dell’Ucraina in vista dei futuri negoziati di pace con la Russia”.

Ginevra Mattei

Seguici su Google News

Pulsante per tornare all'inizio