Franca Florio fu una gentildonna palermitana e una delle esponenti di maggiore rilievo della Belle Epoque siciliana. Era bellissima e molto generosa. Diede alla casta dei Florio un grande prestigio favorendo in molte occasioni le attività imprenditoriali del marito, l’armatore Ignazio Florio. Il casato dei Florio fu una delle maggiori potenze economiche dell’Italia. Nel ritratto di Giovanni Boldini, Donna Franca ci appare indossando un abito scuro e una immensa collana di perle che le metteva in risalto il dècolletè. Nel dipinto la nobile trasuda femminilità.

La storia dei gioielli di Franca Florio si dice parallela al suo matrimonio con Ignazio Florio

gioielli franca florio ph. Palermo viva
Le perle di Franca Florio

Le perle della collana sono 365, una per ogni giorno dell’anno. La leggenda narra che siano tante quante lacrime che lei abbia versato a causa dei tradimenti del marito. La storia dei gioielli di Franca Florio si dice parallela al suo matrimonio con Ignazio Florio. Franca è indubbiamente una donna molto affascinante. Nel ritratto di Boldini è dipinta con al collo il famigerato filo interminabile di perle. Si dice che la collana di perle fosse stata al centro di una gara con la regina Margherita, per chi avesse indossato il giro di perle più lungo. Donna Franca Florio, era una vera nobile e vene ribattezzata “la Divina” dal poeta Gabriele D’Annunzio, che ne era ammaliato. Il quadro di Boldini inizialmente ritraeva Donna Franca con un abito che presentava dei ricami sulla gonna, ma l’artista lo modificò per renderlo più attuale e alla moda dell’epoca anni ‘20. L’abito del ritratto era senza maniche ma è giudicato da Ignazio Florio troppo osè. Boldini dovette quindi intervenire sulla tela per coprire le braccia e le spalle della nobile. Il dipinto di Donna Franca Florio, però ebbe un desitino nefasto. Non viene mai pagato e finisce così all’asta. Verrà acquistato dal barone Maurizio Rothschild nel 1995. Nel 2005 il dipinto finisce nuovamente all’asta, quella di Sotheby’s New York e viene acquistato da Francesco Bellavista Caltagirone, originario siciliano. Il quadro torna così a Palermo, nel Grand Hotel Villa Igiea. Caltagirone venderà tempo dopo il dipinto che passa nelle mani dei marchesi Berlingieri e finisce esposto a palazzo Mazzarino.

La leggenda narra che ogni volta che nasceva loro un figlio, Ignazio regalasse una gioiello alla moglie

Franca è una ragazza di buona famiglia, indossa sempre degli abiti ricercati ed è indiscutibilmente molto bella. Ignazio si innamora a prima vista di lei. Ma egli è un risaputo don Giovanni che ama frequentare anche donne sposate. I genitori di Franca considerano Ignazio un donnaiolo e un infedele. I due nonostante ciò convoleranno a nozze l’11 Febbraio 1983 a Livorno. Ignazio regala a Franca numerosi gioielli come i fili di “pelle d’angelo” (coralli) e la viziava con abiti e scarpe di lusso. La coppia ebbe cinque figli. La leggenda narra che ogni volta che nasceva loro un figlio, Ignazio regalasse una gioiello alla moglie. Ne è un esempio il bracciale di brillanti donatole quando nacque loro il figlio maschio. I Florio all’epoca acquistavano i gioielli presso le più importanti maison, come Lalique e Cartier. Correva però voce che i preziosi venissero donati da Ignazio a Franca anche ogni qual volta il marito commettesse un tradimento. I gioielli di Franca Florio erano innumerevoli e questo era risaputo. Il 7 novembre 1922, mentre la dama gioca al Casinò, alcuni ladri saccheggiano la sua stanza d’albergo, derubandola di diversi gioielli. Venti giorni dopo il fatto, mentre i malviventi si dirigono verso Parigi, vengono fermati dalle forze dell’ordine. I gioielli purtroppo finiranno battuti in un’asta nel 1935. Questo perché  andarono a  garanzia di un immenso debito verso la Banca Commerciale di Roma. Dall’asta in poi si persero le tracce dei gioielli. Alcuni sostengono che siano finiti nelle mani delle ereditiere Vanderbilt e Rockefeller. Altri sostengono di averli visti indossati alla contessa Marta Marzotto, certi del fatto che i gioielli siano camuffati e smontati per non dare nell’occhio ed essere così riconosciuti. Il mistero però rimane. Le disgrazie della famiglia Florio però non finirono qui.

Con Donna Franca si chiude un’epoca, quella dei Florio che portarono ricchezze ed eleganza in una splendente Palermo

Finiranno in rovina anche tutti i loro affari, la fonderia, i giacimenti e la compagnia navale. Questo fu il periodo più triste della storia dei Florio. La fine del loro impero porterà Ignazio e Franca a lasciare Palermo per trasferirsi a Roma, ospiti in casa della figlia maggiore, Igiea Salviati e qui rimarranno fino alla fine dei loro giorni. Donna Franca trascorrerà gli anni della sua vecchiaia risanando il rapporto col marito e affrontando le avversità insieme. Tutti i loro beni andarono in disfacimento. Negli ultimi anni però ci fu un incremento delle cantine Florio, che producono da sempre vini e passiti. Sono incrementate anche grazie alle visite dei turisti presso il territorio siciliano. Villa Igiea nel 2021 è acquistata da una holding che si occupa di hotel di lusso. Mentre per quanto riguarda il loro cantiere navale è ricominciata la sua ascesa dagli anni ‘90. I discendenti della casata sono i nipoti di Ignazio Florio Jr., cioè i figli di Giulia, ultima leonessa. Donna Franca Florio morirà nel 1950 a Migliarino Pisano, in Toscana. Con lei si chiude un’epoca, quella dei Florio che portarono ricchezze ed eleganza in una splendente Palermo. Ritroviamo la divina nel cimitero di Santa Maria del Gesù a Palermo nella cappella dei Florio.

Sabrina Baiocco

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