Buonasera a tutti e ben ritrovati amici amanti del grande calcio! Ad intrattenerci in questa gelida serata domenicale di Dicembre saranno Roma e Genoa, determinate più che mai a contendersi una vittoria fondamentale, che manca ad entrambe le compagini da ormai troppo tempo. I Giallorossi, reduci da una serie di prestazioni deludenti, compreso il brutto smacco rimediato in settimana in Champions League contro il Viktoria Plzeň, affrontano tra le mura casalinghe dell’Olimpico i Grifoni, il cui ultimo successo in campionato risale addirittura alla settima giornata, quando batterono il Frosinone in trasferta.
I Lupachiotti sono chiamati a reagire e a giocarsi il tutto per tutto davanti ai propri tifosi, dopo un periodo certamente non positivo, sia a livello di risultati, sia di atteggiamento sul campo. La panchina di Di Francesco è più che mai in bilico e, nel caso non riuscisse a portare a casa i tre punti nemmeno questa volta, potrebbe definitivamente saltare. La formazione gialloblu, invece, affidata alle ‘cure’ del nuovo allenatore Cesare Prandelli, cerca di ritrovare la giusta condizione, fisica e soprattutto mentale, per tornare a vincere ed a respirare in quelle zone di classifica più alte e certamente meno rischiose.
Curiosità : a dirigere la sfida odierna sarà Marco Di Bello, un vero e proprio talismano portafortuna per i Capitolini. Nelle dieci gare precedenti, infatti, sono otto le vittorie, un pareggio e una sola sconfitta riportate dalla Roma sotto la guida dell’arbitro di Brindisi. Di tutt’altro livello, invece, il bilancio del Genoa: con di Bello una sola vittoria e cinque sconfitte nei sei incontri precedenti.Â
Ma bando alle ciance, alle statistiche, ai numeri, alla scaramanzia, all’occulto e quant’altro: tutto è pronto per iniziare, ultimi attimi preziosi per i più religiosi per recitare eventuali salmi propiziatori… si comincia!
Formazioni:
Roma (3-4-3): Olsen; Fazio, Manolas, Juan Jesus; Florenzi, Cristante, Nzonzi, Kolarov; Under, Zaniolo, Kluivert. Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Genoa (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic; Romulo, Hiljemark, Sandro, Bessa, Lazovic; Piatek, Kouame. Allenatore: Cesare Prandelli.
Cronaca
Nei primi minuti del match il Genoa è decisamente più concreto rispetto alla propria rivale ed infatti al 15’ punge: Olsen combina un disastro su un tiro assolutamente innocuo partito dai piedi di Hiljemark, facendosi sfuggire tra le gambe il pallone, sul quale si avventa come un condor Piatek, che in scivolata da zero metri firma l’1 a 0 per i suoi. La Roma accusa il colpo ma non molla e al 30’ ristabilisce l’equilibrio con Fazio, che sfrutta un cross di Florenzi, nato da una punizione sulla destra, e calcia di prima intenzione verso la porta difesa da Radu trovando l’angolo giusto. La parità però dura poco perché al 33’ la squadra di Prandelli ripassa nuovamente in vantaggio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo: questa volta è Hiljemark a trafiggere Olsen da pochi metri, dopo essere stato pescato in area da una spizzata di testa decisiva di Sandro. Primo tempo in archivio? Neanche per sogno, perché al 44’ Kluivert, dopo aver ricevuto a metà campo da Under, mette il turbo, semina Zukanovic, penetra in area avversaria e da posizione defilata fa partire un destro chirurgico che scivola delicato alle spalle di Radu. Finisce così la prima frazione di gara con il risultato sul 2 a 2, grazie alla straordinaria invenzione del giocatore olandese allo scadere.
Nemmeno il tempo di riprendere posto sulla propria poltrona che arriva la prima occasione della ripresa: Under si divora il goal con davanti a sé la porta praticamente sguarnita, spedendo la sfera alle stelle. Non si respira un istante e al 50’ i Capitolini rischiano grosso: un’altra sesquipedale paperaccia di Olsen regala il 3 a 2 ai Grifoni, ma il Var interviene annullando la rete di Lazovic per un fuorigioco iniziale. Passano appena otto minuti e Cristante ribalta la situazione a favore dei suoi, facendo esplodere dal limite dell’area un destro potente e letale che buca un incolpevole Radu. I ritmi calano progressivamente e le azioni salienti diminuiscono, ma all’83’ c’è ancora spazio per l’incredibile palo preso da distanza ravvicinata da Cristante, dopo una prima respinta di Radu su un tiro di Kolarov. Il Genoa però è vivo e tenta a più riprese di riagguantare il pareggio, soprattutto con i tentativi di Piatek, che però non impensieriscono più di tanto un attento Olsen. Non succede più nulla di eclatante fino alla fine e ostilità che terminano con il 3 a 2 della Roma, che conquista una vittoria importantissima, contro comunque un ottimo Genoa, che sul finale può anche recriminare un calcio di rigore abbastanza netto, non fischiato dall’arbitro di Bello, su una spinta evidente di Florenzi su Pandev.
Tartaglione Marco