A partire dal 2027 anche la Romania vieterà finalmente gli allevamenti di visone e cincillà, per porre fine alla produzione di pellicce vere. È un disegno più ampio, dove anche il Regno Unito ha attivamente partecipato come pionere della causa: qui infatti moltissimi politici si stanno attivando per vietarne l’importazione.
La Romania verso il divieto delle pellicce: nel 2027 chiuderanno gli allevamenti
L’emendamento è passato il 22 ottobre, e dice che vieterà l’allevamento degli animali da pelliccia. La decisione che arriva in un momento in cui questo settore si è fortemente ridimensionato. Nel 2013 nel Paese balcanico esistevano ancora più di 150 allevamenti, oggi se ne contano solo 12. Tra questi, due in particolare producono 100.000 pellicce di visone e 15.000 pellicce di cincillà all’anno, secondo i dati delle ONG. Il voto arriva infatti dopo una polemica scatenata dai video clandestini di alcuni attivisti per i diritti degli animali: hanno denunciato le condizioni dell’allevamento di animali da pelliccia nel Paese. Il sondaggio stabilisce che il 67% delle persone è favorevole al divieto di tenere allevamenti nel Paese.
“Questa decisione costituisce un passo cruciale nel più ampio sforzo europeo per porre fine a una delle forme più crudeli di sfruttamento degli animali”. Questa è l’affermazione Rudd Tombrock, direttore esecutivo della ONG Human Society International/Europe. “Mentre l’interesse pubblico per il benessere degli animali cresce in tutta Europa. L’allevamento di animali da pelliccia non ha posto in una società etica compassionevole e premurosa e che l’unica via da seguire per andare avanti è adottare un divieto a livello europeo sulla produzione di pellicce”.
Marianna Soru
Seguici su Google News