La Russia ha smesso di fornire gas all’Austria, per via di una disputa contrattuale fra l’azienda statale russa Gazprom e quella austriaca OMV. Insieme all’Ungheria e alla Slovacchia, fino a oggi l’Austria era uno dei tre paesi che ancora ricevevano rifornimenti di gas dalla Russia. Gli altri paesi europei avevano interrotto i contratti per il gas dopo l’invasione dell’Ucraina, oltre due anni fa.

Nei giorni scorsi, OMV aveva comunicato di essersi preparata da tempo all’interruzione della fornitura, anche se questa è alla fine arrivata repentinamente. L’Austria ha scorte a sufficienza e può importare gas dalla Germania, dall’Italia e dai Paesi Bassi. Il gas russo arrivava in Austria per lo più attraverso un gasdotto che passa dall’Ucraina, in base a un accordo firmato nel 2019, che scadrà a fine anno e che l’Ucraina ha detto di non voler rinnovare.

L’Austria era stato anche il primo paese a comprare gas dalla Russia, a partire dal 1968, e nel 2023 importava dalla Russia il 97 per cento del suo gas. L’azienda OMV ha detto che si stava preparando da tempo a un’eventuale interruzione delle forniture, che è pero arrivata in modo piuttosto repentino, e di poter rispondere al fabbisogno importando il gas attraverso Germania, Paesi Bassi e Italia.

Il gas russo arrivava in Austria per lo più attraverso gasdotti che passano in Ucraina, in base a un accordo firmato nel 2019, che scadrà a fine anno e che l’Ucraina ha detto di non voler rinnovare. Ungheria e Slovacchia fino a pochi mesi fa erano nella stessa situazione: ora l’Ungheria importa la maggior parte del gas russo dal gasdotto che passa per la Turchia, mentre la Slovacchia dipende ancora da quelli che passano dall’Ucraina.