La serata magica della Juventus nel teatro dei sogni

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Di Redazione Metropolitan

Serata da incorniciare al teatro dei sogni di Manchester per la Juventus. I bianconeri hanno sbancato l’Old Trafford, per uno a zero, consolidando cosi il primato nel girone, a punteggio pieno e con zero goal subiti.  Il goal vittoria porta la firma del 10 Paulo Dybala, che riporta alla memoria il goal di un certo Del Piero, anche lui con la 10, nell’ultima vittoria prima di ieri a Manchester dei bianconeri. La Vecchia Signora, ha dominato, con una gara tecnicamente e tatticamente perfetta, concedendo poco all’avversario, unico brivido un tiro dalla distanza respinto dal palo di Paul Pogba. Se il passivo è stato solo di un goal, gran parte del merito va a David Gea, prodigioso in alcuni salvataggi, e in particolare su un bolide di Cristiano Ronaldo, a cui ha negato il goal nel giorno del suo ritorno a Manchester.

I diavoli rossi sono sembrati molto confusi nella manovra, affidando gli attacchi più ad azioni personali che alla manovra di squadra. L’idea è che la squadra stia lentamente abbandonando lo Special One, e che anche lui stia lentamente gettando la spugna, dopo aver provato in ogni modo a scuotere i suoi. Un Mourinho che si è reso anche protagonista di un piccolo siparietto con i tifosi della Juventus. Ai cori non proprio simpatici nei suoi confronti il portoghese ha risposto mostrando il tre con la mano, simbolo del triplete vinto con l’Inter nella stagione 2010. Mourinho che in conferenza stampa è stato anche però molto sportivo nel riconoscere i meriti e la forza dell’avversario, aggiungendo “Bonucci e Chiellini sono fantastici, dovrebbero tenere un corso ad Harvard su come difendere”. In attesa della cattedra per il duo dei centrali, la squadra nel pomeriggio è tornata ad allenarsi alla Continassa, per rimettersi al lavoro in vista della sfida di Sabato contro l’Empoli. Da valutare le condizioni fisiche di Mario Mandzukic. Una squadra che nonostante i sette anni di successi, sembra ancora più affamata e desiderosa di non lasciare neanche le briciole agli avversari.