La Spada nella Roccia: svelata l’identità del regista che si occuperà del live-action!

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

La Spada nella Roccia, l’ultimo film d’animazione Disney che ha visto la supervisione del suo produttore, subirà la trasposizione in live-action. Il fortunato e impavido regista, incaricato di occuparsene, sarà Juan Carlos Fresnadillo. 

 

Il 25 Dicembre del 1963, nella classica dimensione magica di cui si nutre il Natale, negli Stati Uniti usciva “La Spada nella Roccia“. Il 18° Classico Disney animava la storia del romanzo omonimo di T.H. White, pubblicato nel 1938. 

 

La trama, nota ai più anche in adattamenti diversi, è incentrata sulla leggenda che aleggia attorno alla figura di Artù: futuro re di Inghilterra. Babbo Walt, nell’ultimo capolavoro che ha diretto e seguito personalmente, ha delineato i contorni di personaggi memorabili che odorano di eterno nella propria unicità.

Semola, il nome con cui viene appellato il giovane Artù nella totale inconsapevolezza della sua reale identità, è il tenero protagonista della storia epica che ha costituito il ciclo bretone: la mitologia delle isole britanniche. Nel riadattamento Disney, nei modi ironici e delicati che contraddistinguono la nota casa di produzione, il racconto si snoda regalandoci l’apprendimento della leggenda in chiave fiabesca.

 

La spada nella roccia, nel complesso della sua rivisitazione, è un gioiello dell’animazione con cui è difficile competere. I personaggi, illustrati con lo stile impeccabile e riconoscibile di quegli anni, sono dotati di un’intensità espressiva dalla forza sconfinata. Da Merlino, spiritoso e saggio, ad Anacleto, cinico e burbero, il successo immortale di un prezioso capolavoro è legittimato dall’insegnamento sotteso a destare il giovane allievo, e gli spettatori, sui valori essenziali della vita. 

 

Il trionfo dell’intelletto, nella cura dello stesso, in perfetto contrasto con l’ineffabilità della prepotente ignoranza, ci accompagna nel raggiungimento di un riscatto finale. Forte, commovente e intenso. 

 

La notizia sulle intenzioni di farne un live-action destabilizza e, al contempo, entusiasma il nostalgico fandom. Il regista spagnolo incaricato di assolvere a questo compito è noto per aver diretto alcune pellicole horror come l’inquietante 28 giorni dopo. Una scelta inusuale e ardita. Dobbiamo, forse, aspettarci un adattamento dalle venature perturbanti?

Ci auguriamo solo che la massima de “Il cervello è il miglior giocattolo” sarà alla base di questo pericoloso esperimento!

ALESSIA LIO