In una recente intervista, il gruppo ha spiegato: “I Pooh in origine si chiamavano Jaguars (sì, sempre animali, come poi l’orsetto). Correva il 1966. Arrivammo a Milano a firmare il nostro primo contratto con la Vedette Record, ci informarono che esisteva già un altro gruppo chiamato Jaguars. Ci chiesero di cambiare nome, visto che i nostri omonimi stavano per pubblicare un 45 giri (il gruppo, sia detto per inciso, ebbe vita breve). Successe che la segretaria di Sascia, proprietario della casa discografica, era una ragazza inglese. Cresciuta con i racconti di Alan Alexander Milne, scrittore nato nel 1882 e morto nel 56, autore proprio dell’orsacchiotto Winnie the Pooh. Ci disse: “Perché non vi chiamate Pooh, che è un bell’orsacchiotto?”. In Italia nessuno lo conosceva, però era insolito, suonava bene, il cartone animato non c’era e così decidemmo di diventare Pooh“.
I Pooh sono stati la prima grande boy band italiana, attirando orde di fans che si affezionati ai vari componenti del gruppo. Hanno fatto anche la storia della musica italiana, riempiendo stadi e palazzetti. Il primo nucleo dei futuri Pooh nasce nel 1962, a Bologna. Il gruppo nacque dall’incontro di Valerio Negrini (batterista) e Mauro Bertoli (Chitarrista). Solamente due anni più tardi, si arrivò finalmente alla prima formazione stabile, composta da: i già citati Negrini e Bartoli, più Vittorio Costa alla voce, Giancarlo Cartelli al basso e Bruno Barraco alla chitarra ritmica e alle tasiere.
Mentre il gruppo come lo conosciamo noi oggi, emerse nel 1966. La formazione ufficiale è composta da Valerio Negrini (batteria), Roby Facchinetti (tastiere), Riccardo Fogli (basso), Mauro Bertoli (chitarra), Mario Goretti (chitarra), Gilberto Fagioli (basso) e Bob Gillot (tastiere).
Nel 1967, Mauro Bertoli lascia il gruppo, accusandolo di copiare spudoratamente lo stile dei Beatles. Ma un anno più tardi, arriva il primo grande successo. Il gruppo, con il nuovo componente, Dodi Battaglia, registra e pubblica “Piccola Katy“. La canzone diventa un successo internazionale, così il gruppo parte in tournèe per il Giappone. In terra nipponica, verranno cosparsi di elogi e complimenti.
Nel 1971, i Pooh firmano il primo contratto discografico con CGD. Sotto la nuova etichetta discografica, inicidono Tanta voglia di lei, aumentando l loro popolarità con l’enorme successo di Pensiero. Inoltre la band subisce un altro cambio di formazione, con Stefano D’Orazio che prende il posto di Valerio Negrini. Nonostante ciò, Negrini rimane comunque il quinto Pooh firmando come autore molti testi delle loro canzoni.
E’ proprio grazie a “Tanta voglia di lei” che il gruppo riesce a conquistare, prima la numero 1 di tutte le hit parade, e poi il primo disco d’oro in carriera. Inoltre continua il tour internazionale, con date in Francia e Venezuela, con la popolarità della band che cresce a dismisura.
Così il gruppo decide di far uscire il nuovo LP, “Alessandra”. Con le nuove sonorità apprese in terra inglese, il gruppo pubblica altri successi come Cosa si può dire di te, Noi due nel mondo e nell’anima e Nascerò con te. Grazie a questi singoli, i Pooh riescono ad aggiudicarsi numerevoli dischi d’oro.
Ma nel 1973, il gruppo cambia nuovamente faccia. Red Canzian sostituisce Riccardo Fogli e il gruppo parte per il suo primo tour negli Usa. Con Red Canzian il gruppo fa uscire LP “Persifal“. Sarà un vero e proprio succeso, con la band che stabilisce il record di vendite per l’epoca, con oltre 400000mila dischi venduti.
I Pooh continuano ad essere campioni di incassi, con i successivi dischi, ma il tutto si spegne d’improvviso nel 2009. Dopo 38 anni di carriera con il gruppo, Stefano D’Orazio annuncia la volontà di lasciare i Pooh. Da qui si apre il momento più intenso ed emozionante della carriera della Band. Il gruppo fa uscire così, “Ancora una notte insieme“, un vero e proprio conept album, che si allontana dallo stile dei vecchi Pooh. I 30 brani sono tutti cantati a 4 voci dai Pooh, per un’ultima volta mai più replicabile.
Nel 2010, Roby, Dodi e Red comunicano l’intenzione di continuare a portare avanti la storia della band, annunciando che nessun elemento verrà inserito stabilmente e che i Pooh da oggi saranno loro tre. Infine dal 2014-2015, anche i tre iniziano a dedicarsi alle loro carriere da solisti.
E’ proprio grazie a “Tanta voglia di lei” che il gruppo riesce a conquistare, prima la numero 1 di tutte le hit parade, e poi il primo disco d’oro in carriera. Inoltre continua il tour internazionale, con date in Francia e Venezuela, con la popolarità della band che cresce a dismisura.
Così il gruppo decide di far uscire il nuovo LP, “Alessandra”. Con le nuove sonorità apprese in terra inglese, il gruppo pubblica altri successi come Cosa si può dire di te, Noi due nel mondo e nell’anima e Nascerò con te. Grazie a questi singoli, i Pooh riescono ad aggiudicarsi numerevoli dischi d’oro.
Ma nel 1973, il gruppo cambia nuovamente faccia. Red Canzian sostituisce Riccardo Fogli e il gruppo parte per il suo primo tour negli Usa. Con Red Canzian il gruppo fa uscire LP “Persifal“. Sarà un vero e proprio succeso, con la band che stabilisce il record di vendite per l’epoca, con oltre 400000mila dischi venduti.
I Pooh continuano ad essere campioni di incassi, con i successivi dischi, ma il tutto si spegne d’improvviso nel 2009. Dopo 38 anni di carriera con il gruppo, Stefano D’Orazio annuncia la volontà di lasciare i Pooh. Da qui si apre il momento più intenso ed emozionante della carriera della Band. Il gruppo fa uscire così, “Ancora una notte insieme“, un vero e proprio conept album, che si allontana dallo stile dei vecchi Pooh. I 30 brani sono tutti cantati a 4 voci dai Pooh, per un’ultima volta mai più replicabile.
Nel 2010, Roby, Dodi e Red comunicano l’intenzione di continuare a portare avanti la storia della band, annunciando che nessun elemento verrà inserito stabilmente e che i Pooh da oggi saranno loro tre. Infine dal 2014-2015, anche i tre iniziano a dedicarsi alle loro carriere da solisti.