Travis Scott, Drake, Apple ed altri, sono accusati di essere i responsabili della tragedia di Astroworld
Salgono a galla nuove polemiche legate alla tragedia dell’Astroworld Festival il 5 novembre 2021 a Houston, in Texas. Giorno in cui trovarono la morte 10 persone e 300 sono finite in ospedale. Al festival erano presenti oltre 50mila persone, la folla iniziò a premere verso il palco, travolgendo le persone nelle prime file, rimaste schiacciate. inoltre da vari tipi di video si è notato che molti spettatori erano senza mascherina. Lo spettacolo venne poi annullato.
Astroworld: la causa parte da 125 querelanti e richiede un risarcimento di 750 milioni di dollari
Adesso una nuova causa è in atto, 125 querelanti chiedono il risarcimento dei danni che ammontano a 750 milioni di dollari. L’accusa è rivolta a Travis Scott, Drake, Apple, Live Nation, la Tri Star Sports & Entertainment e altri. Tutte le accuse sono iniziate con quella di un ferito 23enne: Kristian Parades. Adesso tra i principali promotori della causa ci sono i genitori di Axel Acosta, 21 anni, morto al concerto dopo essere stato “schiacciato fino a non respirare più dalla folla che veniva eccitata ed era fuori controllo”. Hanno esposto una denuncia per omicidio colposo.
l’avvocato dei querelanti, Tony Buzbee, ritiene che gli accusati abbiano ignorato dei segnali di allarme, lucrando “sulla pelle della gente”. I servizi di sicurezza sono stati secondo lui ridimensionati ed i segnali di pericolo ignorati, il tutto per non spendere soldi. Oltre agli organizzatori del festival, gli stessi artisti non sono stati incentivati a terminare lo spettacolo, e neanche loro sembrano aver preso iniziativa. Si ritiene quindi che debbano essere giudicati come i colpevoli dell’incidente, accaduto a causa della calca durante l’esibizione live di Travis Scott.
Pesanti sono le accuse dell’avvocato Tony Byzbee
“Quando mi chiedono: ‘Tony, come puoi citare in giudizio Apple TV, le etichette discografiche e tutta quest’altra gente?’, rispondo che hanno promosso, incoraggiato e tratto profitto dall’evento. Sono i soldi che valgono più delle vite umane. Se lo spettacolo non va avanti, la gente non viene pagata”, ha dichiarato l’avvocato.
“Te lo garantisco: se la folla avesse preso d’assalto il palco o interferito con gli artisti, avrebbero chiamato ogni agente di polizia disponibile nel raggio di 150 chilometri. Gli artisti non erano in pericolo e a chi frega qualcosa degli spettatori? Ragionavano così e non va bene”. Sottolinea il fatto che se il pericolo fosse stato rivolto agli artisti, e non alla gente comune, le soluzioni attuate sarebbero state certamente diverse.
Travis Scott nega ogni responsabilità, anche Drake dice la sua
Il rapper ha parlato per quasi un’ora con Charlamagne tha God, spiegando di essere rattristato per quanto è accaduto ma di non avere alcuna responsabilità. Scott assicura di aver fatto tutto il possibile relativamente alle informazioni di cui disponeva nel corso dello show: gli era stato detto di porre fine allo show «dopo l’ospite», ovvero Drake, e di non essere a conoscenza della gravità dei fatti. In alcuni passaggi il 30enne è apparso visibilmente emozionato, soprattutto quando ha parlato delle vittime.
Scott ha dichiarato che lui non si è accorto che le persone stavano morendo. “Non avrei mai potuto immaginare la gravità della situazione”, ha affermato in un videomessaggio postato sul suo profilo di Instagram ed insieme alla sua fidanzata, Kylie Jenner, hanno dichiarato di essere devastati per ciò che è successo.
Anche Drake si rivolge ai suoi followers di Instagram dicendo: “Ho passato gli ultimi giorni cercando di comprendere questa devastante tragedia. Odio ricorrere a questa piattaforma per esprimere un’emozione delicata come il dolore, ma è qui che mi trovo. Il mio cuore è spezzato per le famiglie e gli amici di coloro che hanno perso la vita e per chiunque stia soffrendo. Continuerò a pregare per tutti loro e mi metterò a disposizione in ogni modo possibile. Che Dio sia con tutti voi”.
Enrica Nardecchia
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