“Il mio rapporto con i soldi? Sono sempre stata un po’ cialtrona in questo, ho sempre speso, ma ho speso tantissimo per curarmi”, inizia così la lunga intervista sulla truffa di Dalila Di Lazzaro al Corriere della Sera.

La truffa a Dalila Di Lazzaro

La scrittrice, in passato, è stata vittima di due incidenti che l’hanno tremendamente segnata. Il primo per una balae buca presa in scooter, l’altro in piscina. “Convivo col dolore cronico al trapezio – ha spiegato al Corriere – che si inserisce nella spina dorsale. Non viene riconosciuto dalle assicurazioni. Sono stata costretta al letto. All’epoca del dolore fisico straziante ho pensato di togliermi la vita. Un ingegnere aveva congegnato un macchinario per togliere la neuropatia, fu boicottato dagli ospedali. Dal ’97 ho speso 750 mila euro in cure mediche, me ne hanno rimborsati 1500″.

Dalila Di Lazzaro, poi, si lascia andare e racconta della truffa che le ha rovinato la vita. “Mi hanno fatto una truffa – confessa – questo perché non sono una ragioniera o una commercialista. Ma sono un’artista, categoria di solito tra quelle più fregate. Un signore di cui mi fidavo ha fatto dei papocchi per cui ci ho rimesso 250 mila euro. Che sono tanti. Non avendo letto determinate carte che mi avevano messo sotto il naso e che ho purtroppo firmato, non ero al corrente di come fossero stati investiti i miei soldi. Quando me l’hanno detto, quando mi hanno confermato che non c’erano più, spariti, mi è venuto un herpes grosso così sulla schiena”.

Il dolore fisico ha contraddistinto la fase più recente della vita dell’attrice, che ha affermato di aver speso una fortuna per contrastare i suoi disturbi, partiti da due incidenti diversi, in scooter e in piscina: “Convivo col dolore cronico al trapezio che si inserisce nella spina dorsale. Non viene riconosciuto dalle assicurazioni. Sono stata costretta al letto. All’epoca del dolore fisico straziante ho pensato di togliermi la vita. Un ingegnere aveva congegnato un macchinario per togliere la neuropatia, fu boicottato dagli ospedali. Dal ’97 ho speso 750 mila euro in cure mediche, me ne hanno rimborsati 1500.” Ma il dolore più grande al quale è impossibile non accennare, è quello della perdita del figlio, Christian, scomparso a soli 22 anni a causa di un incidente stradale. Sicuramente il momento più doloroso della sua vita, coinciso con un passo indietro dal grande schermo, per vivere la perdita in una dimensione più riservata e privata