Dal 2009, il festival si svolge nella città meridionale della Cina, Yulin. Ogni anno, vede cani torturati e uccisi per le strade dalla città, trasformati in stufati o zuppe da servire in bancarelle e nei ristoranti. L’ evento attira turisti e visitatori da altre località del Paese.

Il “festival” della carne di cane è cominciato: ma cosa sta succedendo a Yulin?

Ogni anno, parte la lotta per salvare gli animali da questa terribile pratica.

Come riporta il DailyMail, le vittime sono spesso cani randagi, ma anche domestici sottratti ai loro proprietari. Migliaia di cani vengono rapiti e stipati in minuscole gabbie metalliche e trasportati fino a Yulin. Durante il tragitto, gli animali rimangono per giorni senza cibo né acqua, e arrivano malnutriti o feriti. Prima di essere uccisi, sono sottoposti ad atroci torture. Picchiati, bolliti o scuoiati vivi, perché si crede che l’aumento dell’adrenalina causato dalla tortura conferisca alla carne un sapore migliore e ne migliori la qualità. I partecipanti al festival credono anche che questa carne “migliorata” aumenti le prestazioni sessuali maschili, allontani le malattie e porti fortuna.

Il festival di Yulin – anche se di festoso non c’è nulla – è stato inaugurato solo nel 2009. Inizia il giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno, e dura 10 giorni. Non è un evento tradizionale. Ideato da commercianti di carne di cane con l’intento di promuovere il consumo di questa carne e cercare di conferire un significato storico e folkloristica a una pratica che stava gradualmente scomparendo. Prima a Yulin non esistevano vendite commerciali di carne di cane o di gatto.

Come riporta il “Corriere”, secondo il sondaggio condotto da Hsi (Human Society International) che da anni si impegna per fermare il commercio di carne di cane, rivela che il 73% dei residenti ha dichiarato di consumare raramente carne di cane o di gatto, mentre il 18% afferma di non consumarla.
In aggiunta, il 24% che afferma di consumare carne di cane almeno una volta alla settimana o al mese. Nonostante ciò, l’81% dei partecipanti all’indagine ha espresso la volontà di non opporsi a un potenziale divieto del commercio di questa carne.

Con l’apertura della Cina al resto del mondo, cani e gatti sono considerati animali domestici. Questa consapevolezza sta progressivamente mettendo fine a queste vecchie tradizioni.
Nel corso degli anni la pratica di consumare carne di cane o gatto diventata sempre meno popolare. Si osserva un crescente impegno da parte delle nuove generazioni in Cina che intraprendono ogni anno un viaggio verso Yulin con lo scopo di intervenire attivamente.

Alessia Carofiglio

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