Michela Andreozzi torna in scena al Teatro della Cometa con lo spettacolo “L’amore al tempo delle mele” in programmazione fino al 6 gennaio. La pièce, scritta da Michela Andreozzi, Paola Tiziana Cruciani e Giorgio Scarselli è un viaggio immaginario nei ricordi della lontana adolescenza, quando era ancora tempo delle mele e non delle e-mail.

Vulcanica come il Vesuvio, che le è famigliare, la Andreozzi ci trasporta in una dimensione spazio-temporale remota, in un viaggio a ritroso nei ricordi della nostra vecchia compagna di transizione, di acne ed ormoni, di amori platonici e di diari segreti ovvero l’adolescenza. Michela Andreozzi si trasforma così in Sophie Marceau nostrana, la Victoire di Roma, che amava il solito Marco “Pausiniano”, che se né andato e non torna più.

La Marceau romana che ballava alle feste con le braccia rigide e le mani sopra le spalle del suo lui, che chiamava la sua migliore amica Paola attraverso il telefono fisso, quest’ultimo era un oggetto sacro ed intoccabile per un adolescente dell’epoca. Inoltre vi era il diario segreto fornito di lucchetto, talvolta più pesanti e ingombranti di quelli di Federico Moccia a Ponte Milvio.

La Marceau romana, con le cosce grosse, c maiuscola in grassetto, che diede il primo vero bacio grazie al gioco della bottiglia. Il sesso era ancora un tabù e vi era poca e fittizia informazione a riguardo. La risposta a tutti i quesiti complessi di una adolescente degli anni ’80 era Cioè, una rivista per teenager che comprendeva poster da attaccare sulla porta e rubriche di cuore per adolescenti insicure. Il tempo delle mele oramai è passato, ma noi rimaniamo gli adolescenti di ieri, con i nostri quesiti, le nostre insicurezze, i nostri nuovi Marco “Pausiniani”, i nostri segreti profondi e taglienti.

Oltre alla grande struttura testuale della pièce, sorprendenti sono gli stacchi musicali inseriti durante la performance. Il maestro Alessandro Greggia accompagna musicalmente dal vivo la Andreozzi per tutta la durata dello spettacolo. L’attrice ci propone brani celebri degli anni ’80, successi sanremesi e hit intramontabili.

Questo spettacolo è la prova esplicita e che conferma nuovamente la bravura di Michela Andreozzi, una performer eclettica, vulcanica, verace ed intuitiva che ricorda molto la figura della grande Monica Vitti. Valore aggiunto allo spettacolo è la regia di Paola Tiziana Cruciani, figura di spicco nel panorama artistico italiano, attrice anch’ella di grande personalità e bravura.