“L’amore oltre la guerra”, l’ultimo bacio di Jay Courtney e Lily James stasera in tv

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Di Federica De Candia

“Hai delle belle mani. Non sei abituata al lavoro fisico, vero?”. Ma la guerra cambia tutto. Lei è Mieke, una giovane cameriera che si concede al primo incontro al capitano Brandt, a cui viene affidato dalla Gestapo il compito di ricercare spie inglesi infiltrate nel palazzo del Kaiser. “Non si deve interferire con il personale femminile“. È il comando imposto al soldato, ma nascerà ugualmente una relazione tra i due. E un giorno lei gli rivela di essere ebrea. “L’amore oltre la guerra” stasera in tv: “Può un ufficiale essere fedele a qualcosa di più grande del suo paese?” L’amore è l’eccezione.

Il Kaiser Guglielmo II è in esilio in Olanda quando le armate naziste invadono il Paese. Fu costretto ad abdicare alla fine della prima guerra mondiale, ritenuto uno dei fautori di quella. Il Kaiser vive insieme alla moglie, Erminia di Reuss-Greisz, e va avanti grazie alla rendita concessagli dal Fuhrer. Il suo rapporto con il Terzo Reich è controverso: deve appoggiarlo in pubblico, incentivato soprattutto dalla consorte, ma in privato esprime il suo sconcerto per la Germania sotto il potere di Hitler. Incaricato ufficialmente della sua protezione, è il soldato Brandt (Jay Courtney, già visto nella saga di “Divergent“). Ma dovrà invece spiarne le conversazioni, per indagare su presunti episodi di spionaggio. Perché, nonostante non sia più alla guida dello stato, il terzo e ultimo imperatore tedesco ha ancora un ruolo importante nella politica interna della Germania. Nel ruolo di Mieke, la domestica ebrea, è Lily James, famosa per “Cenerentola” del 2015 e per il suo ruolo nella serie tv “Downton Abbey“; Christopher Plummer, scomparso all’età di 91 anni, nei panni del Kaiser, è noto con il capitano Von Trapp di “Tutti insieme appassionatamente“; e Janet McTeer, che recita come moglie del Kaiser, viene da “Insurgent, Io prima di te“.

L’amore ai tempi di guerra

L’amore oltre la guerra“, in tv stasera, è un film del 2016 (‘The Exception il titolo originale), di David Leveaux, regista teatrale inglese al suo debutto al cinema. Ispirato al romanzo “The Kaiser’s Last Kiss” (L’ultimo bacio del Kaiser), scritto da Alan Judd nel 2003. Nel film, Mieke De Jong, la giovane ebrea olandese, odia profondamente l’esercito nazista, che ha ucciso suo padre e suo marito. E accetta l’impiego in casa del Kaiser per poter avere contatti con i vertici e inviare informazioni in Inghilterra. L’incauta storia d’amore, tra lei e il militare, entrambi con una missione da compiere, metterà seriamente in pericolo la loro vita. Sullo sfondo la storia, vera, drammatica, nella sua crudezza narrativa, con riferimenti a episodi raccapriccianti. Come la descrizione di esperimenti compiuti su bambini.

Vieni con me in Inghilterra ti prego. / No, non posso abbandonare la mia patria.” I dialoghi tra la coppia di amanti sembrano innocui e prevedibili. Ma le scene di nudo integrale e l’erotico, sopperiscono le carenze grammaticali. Neanche il tempo d’arrivare alla regia residenza, che per Brandt inizia l’attrazione. “Cosa mi hai fatto? Tu mi hai usato! Devo scegliere tra rinunciare all’amore o tradire il mio paese.” L’amore riuscirà a sopravvivere alla guerra? Il protagonista dovrà scegliere se mantenere la protezione della ragazza amata, o aiutare il suo esercito. Le riprese sono state effettuate, in sei settimane, in vari luoghi del Belgio. Le scene interne sono girate all’interno del Castello di Leeuwergem, nelle Fiandre. Simpatici gli scambi di battute tra la bella ebrea a lavoro nella dimora, e il Kaiser: lui, rappresentato nella anzianità che gli concede battute spiritose, poco regali.

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